Si celebra oggi la
Giornata mondiale dell'acqua promossa dalle
Nazioni Unite ed istituita nel 1992 nell'ambito della
Conferenza di Rio.
Il tema di quest'anno riguarda l'acqua nelle città: "
Water for cities: responding for the urban challenge".
Il
sottosegretario delle Nazioni Unite Joan Cose ha affermato che: "La sfida dell'acqua urbana deve essere riconosciuta per quello che realmente è, una crisi di governance, politiche inadeguate e cattiva gestione, piuttosto che una crisi dovuta alla scarsità della risorsa".
L'
Onu ha lanciato un vero e proprio "
allarme acqua" che riguarda sia l'accesso all'acqua potabile da parte delle popolazioni che vivono nelle città, sia l'incremento dell'inquinamento delle acque stesse. Attualmente sono circa
3,3 miliardi le persone che vivono nelle città, ma tra queste, un abitante su 4 non ha accesso a
strutture igienico-sanitarie adeguate.
Nei Paesi in via di sviluppo, il
27% della popolazione non accede alla rete idrica nella propria abitazione.
Completano il quadro una
cattiva gestione delle reti idriche urbane che ogni anno subiscono perdite d'acqua
fino al 50%, vale a dire una perdita che va
dai 200 ai 500 milioni di metri cubi d'acqua all'anno, e l'inquinamento dell'acqua stessa: nei Paesi in via di sviluppo circa il 905 delle acque reflue viene riversato nei
mari, fiumi e laghi.
Coldiretti ha approfittato della giornata per lanciare un allarme per l'Italia: il
70% dei comuni della Penisola sarebbe a rischio idrogeologico a causa dei cambiamenti climatici.
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