L'Europa non può permettersi di abbandonare il nucleare se vuole davvero raggiungere l'obiettivo di un taglio del 20 percento delle emissioni entro il 2020.
Lo ha detto Connie Hedegaard, Commissario UE per i cambiamenti climatici, ieri a Bruxelles.
Sulla scia dell'incidente nell'impianto giapponese di Fukushima Daiichi, le nazioni di tutto il mondo stanno ripensando le loro politiche dell'energia nucleare. La Germania ha deciso di chiudere sette dei suoi impianti più vecchi, l'Italia ha dichiarato una moratoria di dodici mesi prima di prendere una decisione definitiva sull'eventuale ritorno al nucleare. La stessa UE ha deciso di mettere in atto uno stress test per tutti i reattori nucleari dei 27 Stati Membri per verificarne l'aderenza alle norme di sicurezza.
"La maggior parte degli Stati membri in questa fase hanno detto che porterà avanti i piani come previsto", avrebbe detto la Hedegaard secondo l'agenzia Bloomberg News. "Abbiamo 143 impianti nucleari in Europa. Non è intenzione di chiudere in tempi brevi".
"Dobbiamo solo stare attenti a non far diffondere il panico", ha aggiunto, avvertendo che togliere il nucleare dal mix energetico europeo potrebbe causare un picco del prezzo del carbonio perché i paesi si dovrebbero costretti a sostituire l'atomo con altro carbone ed altro gas.
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