il Governo giapponese ammette: non c'è stata rottura del vessel del reattore numero 2 nella centrale di Fukushima Daiichi, ma una parte del combustibile nucleare potrebbe essere fusa.
Lo ha detto Yukio Edano, portavoce del governo, nel corso di una conferenza stampa."L'acqua altamente contaminata trovata alla base del reattore sembra provenire da barre parzialmente fuse venute in contatto con l'acqua di raffreddamento".
"La fusione parziale del nocciolo - ha aggiunto - potrebbe essere avvenuta dopo che l'onda dello tsunami investì il reattore, l'11 marzo, e rese inservibile il sistema di raffreddamento".
L'ultima versione dei fatti suggerita dal portavoce del governo suggerisce quindi che ci sia rottura nel vessel (che contiene le barre di combustibile).
Yokio Edano da detto che "i gas radioattivi sono in larga misura contenuti all'interno del reattore. Dobbiamo fare in modo che non ci siano ulteriori perdite d'acqua contaminata verso l'esterno".L'agenzia Reuters riporta l'ammissione, da parte della Tepco, che i tempi saranno lunghi.
"Purtroppo non sappiamo quanti mesi o anni ci vorranno per dichiarare chiusa questa crisi", ha detto il vicepresidente Sakae Muto nel corso dell'ultima conferenza stampa.
Nel frattempo c'è stata una parziale smentita sul livello della radioattività all'interno dell'impianto n.2. Le perdite d'acqua all'interno dell'impianto non erano un milione di volte, ma "solo" 100 mila volte la norma.
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