Nessuna anomalia nei valori di radioattività in Italia è stata fino ad oggi rilevata dall'ISPRA. L'ISPRA e il sistema delle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell'Ambiente effettua il monitoraggio della radioattività ambientale. Sin dal 12 marzo 2011, l'ISPRA ha richiesto di intensificare le misure di particolato atmosferico allo scopo di monitorare l'andamento di una eventuale presenza di radioattività in aria riconducibile all'incidente nella centrale di Fukushima in Giappone.
Vengono effettuate misure giornaliere con particolare riguardo alla presenza degli isotopi Iodio 131 e Cesio 137. È stato anche richiesto di effettuare misure di deposizione al suolo con cadenza settimanale.
I risultati delle misure relative ai campionamenti effettuati tra il 23 e il 27 marzo dall'ARPA Piemonte, dall'ARPA Valle d'Aosta, dall'ARPA Bolzano, dall'ARPA Lombardia, dall'ARPA Toscana, dall'ARPA Umbria, dall'ARPA Emilia Romagna e dall'ARPA Sardegna hanno evidenziato in alcuni campioni la presenza di piccole tracce di Iodio 131, dell'ordine del decimillesimo o centomillesimo di Bq/m3. Inoltre, l'ARPA Friuli Venezia Giulia, l'ARPA Lombardia, l'ARPA Toscana, l'ARPA Puglia e l'ARPA Valle d'Aosta hanno rilevato la presenza di tracce di Iodio 131 nella deposizione al suolo.
Queste concentrazioni in aria risultano di 1-2 ordini di grandezza inferiori a quelle rilevate nei giorni scorsi negli Stati Uniti ed in Canad e sono analoghe a quelle rilevate in Francia dall'Istituto di Radioprotezione e Sicurezza Nucleare (IRSN) nei giorni dal 24 al 27 marzo, ed in Irlanda dal 26 al 27 marzo. I valori rilevati in Svizzera sono di un ordine di grandezza inferiori.
Tali valori non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario. Si conferma che, sino ad oggi, la rete automatica di monitoraggio dell'intensità di dose gamma in aria dell'ISPRA non ha rilevato valori anomali rispetto alle normali fluttuazioni del fondo ambientale locale. sino ad oggi, la rete automatica di monitoraggio dell'intensità di dose gamma in aria dell'ISPRA non ha rilevato valori anomali rispetto alle normali fluttuazioni del fondo ambientale locale.
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