Ridisegnare l’immagine delle città attraverso gli orti urbani, non solo per restituire il verde ai centri urbani, ma anche per produrre cibi sani e di qualità. È la sfida che Legambiente lancia con la prima edizione di
Orti in festa, in programma il week-end del
20 e 21 aprile in tutta Italia.
L’obiettivo è quello di coinvolgere cittadini, studenti e amministrazioni
nella diffusione dell’orticultura urbana dedicandosi ad un orto e alla rinaturalizzazione degli spazi verdi abbandonati.
E la sfida per delle città più “green”, è stata raccolta da molti centri urbani della Penisola: da Napoli, cuore centrale di questa prima edizione, a Torino, da Roma a Palermo, da Milano a Bolzano, tutti sono pronti per festeggiare e partecipare alle iniziative di Orti in Festa,
organizzate dai volontari di Legambiente, insieme ad Ada (Associazione per i diritti per gli anziani), Auser, Spi-Cgil, Cooperativa Cgm, PromoGiardinaggio e Uil Pensionati.
Tra le attività in programma questo week-end lezioni sull'orticoltura per realizzare un mini orto sul balcone di casa, visite guidate e percorsi in bicicletta tra gli orti di quartiere, ma anche guerrilla gardering e azioni di inverdimento degli spazi pubblici.
Secondo alcuni recenti studi, coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante nei terrazzi o in giardino allunga la vita. Partendo da questo semplice presupposto, molte città del mondo grazie all’agricoltura urbana stanno ridisegnando i propri spazi verdi e anche l’Italia non vuole essere da meno. Gli orti urbani sono ormai una realtà nazionale: nella Penisola sono ben 2,7 milioni gli italiani che si dilettano a coltivare un orto e il 38% di questi lo farebbe proprio per il suo potere rilassante (fonte Osservatorio Nomisma). Dati che indicano la voglia di un nuovo modo di progettare, organizzare e vivere il verde nelle città.
Simbolo di questa ondata di cambiamento sarà
Napoli, cuore centrale della prima edizione di Orti in Festa. Qui i volontari di Legambiente saranno in piazza per coinvolgere cittadini, scuole e turisti in attività educative ludico ricreative per far conoscere e apprezzare i benefici dell’agricoltura urbana e spiegare come si realizza un piccolo orto.
Inoltre verranno raccontate le migliori esperienze realizzate fino ad ora come quella di
Pontecagnano (Sa), Eboli (Sa) e Succivo (Ce), dove in dieci anni Legambiente ha già sperimentato e attivato oltre 100 orti che hanno permesso di riconvertire alla coltivazione bio di frutta e verdura aree prima dismesse o abbandonate.
Le tre città campane sono diventate fiori all’occhiello nella produzione e consumo di prodotti a Km zero. Ad esempio
a Pontecagnano, nel Parco Eco-Archeologico un tempo luogo inaccessibile e a rischio vandalizzazione, Legambiente in collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Salerno e la direzione del museo archeologico nazionale, ha creato 70 orti di città di 100 metri quadri ed un orto di mille metri quadrati dove si coltivano, con la tecnica dell'agricoltura biologica, melanzane, zucchine, peperoni, pomodori.
L’elenco di tutte le iniziative sul sito di Legambiente:
http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/orti-festa-20-e-21-aprile.
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