“Sentirsi a casa” senza mamma e papà. Per una settimana di giochi e di avventure, immersi nella natura, insieme a tanti coetanei. Sono aperte
le iscrizioni ai campi estivi 2013 di Legambiente per i più giovani: bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni, suddivisi in due gruppi di età (6-11 e 12-14). I soggiorni si svolgeranno da metà giugno a metà luglio.
I ragazzi saranno
coordinati da animatori esperti che li guideranno nel corso delle attività quotidiane, tutte all’insegna della conoscenza della natura e del territorio, del rispetto dell’ambiente e dell’altro. Che sia un compagno, un animale, una pianta o un luogo da tutelare.
In Piemonte, ad
Alpignano (To), il campo si chiama Ecoscoperta. Si svolge presso la Cascina Govean, all’interno del Parco Bellagarda, e prevede tra le numerose attività organizzate, la scoperta del bosco e dei suoi tesori nascosti.
In Umbria, a
Poggiodomo (Pg), la struttura che ospita i ragazzi è situata nell’area naturalistica del Coscerno-Aspra. Si imparerà a conoscere il lupo e l’aquila, anche se sarà difficile incontrarli.
Forse, sarà faccenda meno ardua avvistare l’amico cervo all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, dove presso
Il Vecchio Faggio di Sasso di Castalda (Pz) è organizzato il campo in Basilicata.
Nel Lazio il campo ad
Anticoli Corrado (Rm) è incentrato sulla manualità e la creatività: i bambini verranno guidati nel realizzare opere d’arte e di artigianato, naturalmente green.
Tutte le occasioni saranno buone per divertirsi e imparare
comportamenti ecosostenibili. Nei campi di Legambiente, infatti, si riducono i consumi: niente luci accese o rubinetti aperti quando non è necessario; a tutti gli erogatori di acqua vengono applicati i riduttori di flusso che consentono di risparmiare fino al 50% dei consumi; i prodotti utilizzati (detergenti e cosmetici) sono biodegradabili o autoprodotti; si riducono gli imballaggi, si beve acqua del rubinetto, si ricicla la carta e si stampa fronte-retro.
Ci si muove a piedi e
si utilizzano mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Si contribuisce pure a ridurre gli sprechi trasformando gli alimenti non utilizzati e i rifiuti organici in compost da utilizzare come fertilizzante naturale. Si mangiano prodotti biologici o a km zero e si imparano i segreti del consumo critico e della filiera corta, con buone pratiche da seguire nel campo e poi a casa propria. E si gioca, grazie alla collaborazione con
Città del Sole che ha fornito a tutte le strutture strumenti educativi in grado di divertire imparando.
Per ulteriori informazioni, sulle destinazioni, i periodi, la valigia, le norme e i consigli
basta cliccare qui.
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