Deforestazione: anche l'Oréal si impegna a non impiegare più olio di palma
Pubblicato il: 31/01/2014
Autore: Redazione GreenCity
L'impegno di L'Oréal segue quello di altre grandi aziende come Ferrero, Unilever e Nestlé, che si sono già impegnate a eliminare dalla propria filiera olio di palma di dubbia provenienza.
L'Oréal, l'azienda più grande al mondo nella cosmetica,
si è impegnata a eliminare da tutti i prodotti le materie prime che provengono dalla deforestazione entro il 2020, inviando così un segnale importante all'intero settore
dell'olio di palma.
"Apprezziamo l'impegno di L' Oréal anche se consente ancora ben sei anni per continuare ad approvvigionarsi da fonti controverse. Chiediamo a L'Oréal di accelerare il ritmo d'implementazione della politica di acquisto, dimostrando più responsabilità verso le foreste e garantendo ai propri clienti prodotti liberi da deforestazione prima del 2020" spiega
Esperanza Mora, campagna foreste di Greenpeace Italia.
Il settore dell'olio di palma è la prima causa di deforestazione in Indonesia e porta all'estinzione specie importanti come
la tigre di Sumatra. L'olio di palma finisce sugli scaffali dei supermercati (e non solo) di tutto il mondo nelle forme più varie e inimmaginabili: viene usato in cosmetici, alimentari, detergenti e perfino nei biocarburanti, prodotti che anche gli italiani usano quotidianamente.
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