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Città, rapporto ASviS: aumentano abusi edilizi e affollamento abitativo

Pubblicato il: 02/11/2020
Autore: Redazione GreenCity
Secondo l'analisi dell'ASviS, nel 2019 è peggiorato l'andamento del Goal 11 dell'Agenda 2030 dell'Onu (Città e comunità sostenibili) a causa dell'aumento dell'abusivismo edilizio e del sovraffollamento delle abitazioni. Nel 2020 la crisi pandemica ha ridotto gli spostamenti migliorando la qualità dell'aria, ma è diminuita l'incidenza dell'uso dei mezzi pubblici.
Peggiora in Italia la situazione delle città e per invertire questa tendenza sono necessari interventi di riqualificazione energetica dell'edilizia, mobilità sostenibile, lotta alla povertà con interventi mirati nelle periferie, digitalizzazione e contrasto all'inquinamento e al consumo di suolo. Sono queste, in sintesi, alcune delle priorità proposte dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e illustrate nel Rapporto 2020 "L'Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile", analisi sull'andamento dell'Italia e dell'Europa verso i 17 Obiettivi dell'Agenda 2030 (Sustainable Development Goals, SDGs nell'acronimo inglese) dell'Agenda 2030 dell'Onu, realizzata con il contributo di 600 esperti delle organizzazioni aderenti.
L'ASviS mette in evidenza i dati sull'andamento del Paese verso l'Obiettivo 11 dell'Agenda 2030 relativo a Città e comunità sostenibili, esamina i miglioramenti e le criticità su cui occorre intervenire per garantire uno sviluppo delle città che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
L'indicatore composito elaborato dall'ASviS sul periodo 2010-2019 per misurare l'andamento del Paese verso l'Obiettivo 11 mostra un tendenziale miglioramento dell'inquinamento da PM10 fino al 2018, anno in cui per la prima volta l'Italia rispetta il target europeo di numero di giorni in cui si registra un superamento dei limiti di PM10 (31,4 giorni rispetto a un obiettivo di 35). D'altra parte, nell'arco di tempo considerato l'offerta del trasporto pubblico è diminuita dell'8,7%. Nel 2019 la flessione dell'indice composito è spiegata dall'aumento dell'abusivismo edilizio (+5,5% dal 2010 al 2019), dal sovraffollamento delle abitazioni (+18,6%) e dall'aumento dell'utilizzo dei mezzi privati per recarsi sul posto di lavoro. Nel 2020, come conseguenza della riduzione degli spostamenti dovuta alla pandemia, è aumentata considerevolmente la qualità dell'aria nelle città, ma l'emergenza sanitaria ha diminuito l'utilizzo dei mezzi pubblici. Questi due fenomeni contrastanti rendono difficile valutare quale sarà la direzione dell'indicatore relativo a questo Obiettivo nel 2020, che perciò è indicata nel grafico come Non Valutabile (NV).
"Le città sono determinanti per l'attuazione dell'Agenda 2030, per portare il Paese verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale e vanno considerate come centrali nel disegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dal Next Generation Eu", commenta Enrico Giovannini, Portavoce dell'ASviS che con oltre 270 aderenti è la più grande rete di organizzazioni della società civile mai creata in Italia per diffondere la cultura della sostenibilità e la conoscenza dell'Agenda 2030 dell'Onu. "Il ruolo delle città è infatti fondamentale per la riduzione dell'inquinamento, la lotta contro povertà e disuguaglianze, la digitalizzazione, il consumo di suolo. La crisi pandemica le sta già trasformando se consideriamo gli effetti che lo smart working e la didattica a distanza esercitano sul tessuto economico e sociale. Per questo serviranno politiche di lungo periodo che accompagnino e orientino ad una maggiore sostenibilità il processo di cambiamento, rendendo le città più resilienti ai futuri shock, a partire da quelli dovuti alla crisi climatica". 



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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente

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