Copernicus: il buco dell'ozono nell'Emisfero Meridionale supera le dimensioni dell'Antartide
Pubblicato il: 17/09/2021
Autore: Redazione GreenCity
Vincent-Henri Peuch, Direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service, ha commentato: "Quest'anno il buco dell'ozono si è trasformato in uno dei buchi di ozono più duraturi mai registrati".
Copernicus Atmosphere Monitoring Service sta controllando con particolare attenzione la regione Antartica per monitorare l'evoluzione del buco dell'ozono di quest'anno nella zona del Polo Sud, che ha ora raggiunto un'estensione superiore a quella dell'Antartide. In seguito a una condizione iniziale piuttosto nella norma, nella settimana passata il buco dell'ozono del 2021 è cresciuto considerevolmente ed è ora più grande del 75% se comparato ai buchi dell'ozono in questa fase della stagione dal 1979. Gli scienziati di Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) hanno monitorato da vicino lo sviluppo del buco dell'ozono sull'Antartide nell'anno corrente. In occasione della Giornata Internazionale per la Conservazione dello Strato di Ozono, CAMS ha fornito un primo aggiornamento sullo stato del buco stratosferico che appare ogni anno durante la primavera australe, e sullo strato di ozono che protegge la Terra dagli agenti nocivi dei raggi solari. CAMS è implementato dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Raggio per conto della Commissione Europea ed è finanziato dalla UE.
Vincent-Henri Peuch, Direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service, ha commentato: "Quest'anno, il buco dell'ozono si è sviluppato come previsto all'inizio della stagione. Seppur simile a quello dell'anno passato e di settembre, anch'esso privo di eccezionalità, quest'anno, più tardi nella stagione, il buco dell'ozono si è trasformato in uno dei buchi di ozono più duraturi mai registrati. Al momento, le nostre previsioni mostrano che il buco di quest'anno ha dimensioni ben maggiori rispetto alle dimensioni usuali. Il vortice è abbastanza stabile e le temperature stratosferiche sono ancora più basse rispetto all'anno passato. Stiamo assistendo a un buco dell'ozono piuttosto grande e potenzialmente anche profondo". Vincent-Henri Peuch, Direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service, ha commentato: "Quest'anno, il buco dell'ozono si è sviluppato come previsto all'inizio della stagione. Seppur simile a quello dell'anno passato e di settembre, anch'esso privo di eccezionalità, quest'anno, più tardi nella stagione, il buco dell'ozono si è trasformato in uno dei buchi di ozono più duraturi mai registrati. Al momento, le nostre previsioni mostrano che il buco di quest'anno ha dimensioni ben maggiori rispetto alle dimensioni usuali. Il vortice è abbastanza stabile e le temperature stratosferiche sono ancora più basse rispetto all'anno passato. Stiamo assistendo a un buco dell'ozono piuttosto grande e potenzialmente anche profondo".
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