La caratteristica comune di molti proprietari di veicoli elettrici è la cosiddetta "
range anxiety": essere green è piacevole e conviene, ma c'è sempre il vago timore, in particolare nei lunghi spostamenti, di trovarsi con le batterie quasi a secco e
lontani da qualche comoda colonnina di ricarica. Qualsiasi tecnologia o accorgimento che permette di ridurre il consumo delle batterie è quindi sempre benvenuta.
In questo senso,
Jaguar sta man mano portando alla
mobilità elettrica convenzionale le esperienze maturate in Formula E, dove l'efficienza nell'utilizzo delle batterie fa la differenza tra vincere le gare e non finirle nemmeno. In formula E, in particolare, la fase di
recupero di energia in frenata è fondamentale, poiché le vetture sono in grado di rigenerare circa un terzo dell’energia necessaria per completare il ciclo di gara, composto da 45 minuti più un giro.
Per ottimizzare questo recupero, prima di ogni gara il team Jaguar TCS Racing
crea un modello virtuale dettagliato del circuito cittadino, con persino la disposizione dei tombini. Il modello viene inserito in un simulatore “driver-in-the-loop” per elaborare la migliore strategia energetica da usare in gara. In questo modo, i piloti sanno con esattezza
quali sono i momenti ottimali per accelerare e quali quelli per togliere il piede dal pedale dell’acceleratore, consentendo così di risparmiare quanta più energia possibile.
Nella guida elettrica normale non si possono sviluppare modelli virtuali preventivi delle strade che si percorreranno, ma uno strumento che questo compito almeno in parte lo svolge
c'è già a bordo: il GPS. Questo ha permesso lo sviluppo della funzione
Predictive Energy Optimisation per i modelli PHEV Jaguar F-PACE P400e ed E-PACE P300. L’inserimento di una destinazione nel navigatore del sistema infotainment Pivi Pro offre alla funzione PEO una panoramica del viaggio da affrontare. Ai fini dell’analisi, il tragitto viene suddiviso in segmenti da 100 metri ciascuno.
Acquisendo informazioni da una vasta gamma di dati cartografici GPS, incluse le tipologie di strade, le velocità medie su di esse e le pendenze, la funzione PEO
sceglie come utilizzare al meglio entrambi i propulsori. Per offrire una guida a zero emissioni, nelle aree urbane viene data priorità al motore elettrico, mentre sulle strade a lunga percorrenza viene impiegato maggiormente l’efficiente motore benzina Ingenium. La gestione intelligente e predittiva delle due fonti di alimentazione è in grado di migliorare l’efficienza energetica nella guida nel mondo reale.
I modelli MHEV Jaguar XE, XF, E-PACE ed F-PACE
si accontentano, per così dire, della funzione Eco Coach, che utilizza algoritmi intelligenti per aiutare i guidatori a sviluppare uno stile di guida più fluido ed efficiente. Attraverso la lettura del percorso stradale, questa funzione suggerisce al guidatore quando togliere il pedale dall’acceleratore per massimizzare i benefici della frenata rigenerativa.
Eco Coach utilizza la posizione del GPS del veicolo e i dati contenuti nel cloud per teorizzare il percorso più probabile che la vettura intraprenderà. Insieme a dati cartografici come le pendenze, le svolte e i limiti di velocità, questa tecnologia è in grado di
“guardare avanti” fino a 2,5 chilometri per assimilare le imminenti caratteristiche stradali tra cui le curve, gli incroci, le rotonde, i limiti di percorrenza più bassi ed i pendii in discesa, tutti elementi che potrebbero portare il guidatore ad alzare il piede dal pedale dell’acceleratore.
Aggiornata ogni 10 metri, questa intelligente prospettiva della strada da percorrere, viene inviata al modulo di gestione del gruppo motopropulsore in modo da
determinare il punto ottimale in cui il conducente deve alzare il piede dall’acceleratore, consentendo la massima decelerazione possibile grazie alla frenata rigenerativa anziché all’attrito dei freni.
Quando la vettura raggiunge questo punto, Eco Coach invita intuitivamente il guidatore a sollevare il piede dall’acceleratore
attraverso l’icona del pedale nel quadro strumenti che diventa di colore verde. Successivamente, quando il conducente porta a termine l’azione, il contorno dell’icona cambia colore, fino a scomparire quando entrano in funzione i freni.