Un importante progetto internazionale ha recentemente portato alla creazione di un
computer portatile che combina l'utilizzo di
software libero con il
rispetto dell'ambiente, grazie all'uso di
energie rinnovabili e di
materiali biodegradabili.
A capo dei progettisti due spagnoli:
Ángel Blázquez, impresario del settore informatico, e
Pablo Machón, membro della comunità
"Software Libre" e presidente della
"Fundación Conocimiento Libre". All'impegno spagnolo si è unito il know-how e l'efficienza di
produttori cinesi, che hanno lavorato a lungo sulle materie prime.
Il minicomputer è fabbricato in
bioplastica, pesa
700 grammi e si alimenta attraverso un sistema di
pannelli solari integrato, affiancabile all'alimentazione elettrica; è inoltre dotato del sistema operativo
GNU/Linux (un free software) e di
più di 5000 programmi.
Il prezzo di vendita ipotizzato è di circa
160 Euro: secondo i creatori l'unica cifra che possa consentire un ingresso sul mercato del nuovo Pc e riscuotere un significativo successo.
I due progettisti hanno anche messo in evidenza il fatto che "esistono altri computer fabbricati in bioplastica, ma costano dieci volte tanto, e se si vendono poche unità non si ottiene un impatto reale".
Machón ha affermato inoltre che i computer ecologici si imporranno per una questione di
responsabilità sociale, e che "saranno gli stessi clienti a richiedere questi dispositivi".
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