Diciasette gruppi industriali leader nel settore, tra produttori e operatori telefonici, hanno, finalmente, sottoscritto l'accordo nel quale si sancisce che dal
2012 si opererà con uno standard unico nell'arena dei caricabatterie dei cellulari. Una soluzione fondamentale siglata nel corso del
GSMA di Barcellona che permetterà di ridurre sprechi e rifiuti elettronici, visto che oggi ad ogni cambio di telefono si deve sostituire anche il vecchio alimentatore, funzionante ma quasi sempre incompatibile con il nuovo apparecchio.
Lo standard unico permetterà di risparmiare materiali ed energia indispensabili per la costruzione dell'alimentatori, mentre per quanto riguarda la gestione dei rifiuti "particolari" un successo visto che il caricabatterie per cellulari rientra nella categoria del
protocollo Raee (i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e quindi, come tale, deve essere raccolto separatamente, si devono recuperare le parti riciclabili e poi smaltito in modo corretto.
Un bel risparmio che fa bene all'ecologia visto che nel 2008 sono stati venduti nel mondo oltre 1.2 miliardi di cellulari, per oltre la metà in sostituzione di altri telefonini. E la massa di caricatori resi così inutili si stima che possa stare in un range tra le 51mila e le 81mila tonnellate.
I 17 player fra cui Telecom Italia, LG, Nokia, Samsung, Motorola, Sony Ericsson, Qualcomm, Telefonica, At&t, Orange hanno promesso che al primo gennaio del 2012 la maggior parte dei nuovi modelli potranno essere ricaricati con un unico tipo di caricatore, collegabile attraverso un connettore mini-usb.
Il nuovo dispositivo universale, fanno sapere dall'Associazione della telefonia mobile (Gsma), di cui fanno parte 750 operatori di 200 paesi, promette inoltre ridurre del 50 per cento il consumo di energia nel ricaricamento dei cellulari.
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