Nei masi Gallo Rosso per conoscere da vicino le mele
Pubblicato il: 24/06/2020
Autore: Redazione GreenCity
In Alto Adige i coltivatori di mele sono circa 8.000 e ogni anno, dalla metà di agosto fino ad ottobre, ne raccolgono circa 950.000 tonnellate. Con una quota di quasi il 40%, l'Alto Adige è attualmente il più grande fornitore europeo di mele biologiche e il principale esportatore in generale.
L'Alto Adige è una regione con un vastissimo territorio destinato alla coltivazione di alberi da frutto, tanto da essere definito il "frutteto d'Europa". Senza ombra di dubbio, il frutto che per eccellenza è diventato anche il simbolo di questa zona è la mela, nelle sue molteplici varietà come Gala, Fuji, Golden Delicious, Jonagold, Pink Lady, Pinova e altre. Il clima favorevole, con i suoi 300 giorni di sole all'anno, permette a questo frutto di maturare perfettamente, soprattutto nella zona che si estende da Salorno a sud attraverso la Val d'Adige, le colline di bassa montagna del Burgraviato fino alla Val Venosta a ovest e alla Val d'Isarco a nord. Nelle aziende agricole con una superficie massima di tre ettari si coltiva frutta di altissima qualità, come nei masi Gallo Rosso, dove è possibile trascorrere una vacanza imparando da vicino tanti aspetti interessanti e curiosità del "frutto del peccato": come cresce, quando e come si raccoglie e si conserva e in quali e quanti modi si utilizza. Ad esempio, la Golden Delicious trova il suo ambiente ideale per crescere nelle località di montagna, un po' in quota, mentre la varietà Gala prospera particolarmente bene in valle.Per la conservazione, le mele devono essere maneggiate con cura, non devono essere lavate né lucidate, poiché si andrebbe ad eliminare lo strato di cera naturale che è un'utile protezione per il frutto. Devono, inoltre, essere messe in una scatola ricoperta con carta di giornale, una accanto all'altra. Una buona alternativa al cartone delle scatole è il polistirolo, che protegge dagli sbalzi di temperatura. Le cassette di mele devono essere collocate in un luogo fresco e buio, come il garage o la cantina, dove la temperatura non sia mai inferiore ai quattro gradi. È meglio non lasciare nelle vicinanze altri frutti, poiché i gas che derivano dalla maturazione della mela potrebbero rovinarli; inoltre, le mele immagazzinate devono essere controllate una volta alla settimana per eliminare quelle danneggiate.In un soggiorno autunnale in un maso frutticolo Gallo Rosso con coltivazione di mele, sarà possibile osservare i contadini nella raccolta, aiutandoli anche, e nella fase di lavorazione del frutto, che viene utilizzato in svariate modalità.
Gli ospiti dei masi frutticoli Gallo Rosso possono poi sperimentare in prima persona come la contadina trasforma amorevolmente il prezioso frutto della mela in succo, frutta essiccata, chutney, aceto o distillato.
Nella cucina tradizionale altoatesina, è poi difficile immaginare ricette senza mela, soprattutto d'autunno; un classico è la torta di mele o lo strudel di mele, per il quale ogni contadina ha la sua ricetta segreta, oppure i Kiachl, le tipiche frittelle di mele di cui riportiamo la ricetta.
Ingredienti:
4 mele
1 pizzico di sale
succo di 1 limone
1/8 litro di latte
cannella
2 cucchiai di rum
120 gr di farina
zucchero a velo da cospargere
2 uova
olio per friggere
Preparazione:
pelare le mele, ritagliarne il torsolo e tagliarle a fettine. Versare poi alcune gocce di limone sulle mele e cospargerle di cannella. Preparare un impasto mescolando la farina, i rossi d'uovo, il sale, il latte, il rum e gli albumi montati a neve. Immergere le fettine di mele nell'impasto, friggerle nell'olio caldo finché raggiungono un colore giallo dorato e cospargerle di zucchero da velo. Il latte può anche essere sostituito con vino bianco.
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