Il ministero dell'Ambiente spazzato via col decreto anti-crisi
Pubblicato il: 21/07/2009
Autore: Redazione GreenCity
Con l'articolo 4 del decreto anti-crisi, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, viene di fatto soppresso in materia di autorizzazioni nella realizzazione di centrali di produzione e per le reti di distribuzione di energia.
E' quanto denuncia il Ministro Stefania Prestigiacomo in un comunicato apparso proprio oggi sul
sito del ministero. Nella nota il Ministro dichiara "inaccettabile" l'art. 4 del decreto anti crisi approvato dalle commissioni Finanza e Bilancio della Camera e viene appunto sottolineata la gravità di questo provvedimento che di fatto sopprime il ruolo del
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in materia di autorizzazioni nella realizzazione di centrali di produzione e per le reti di distribuzione di energia. Con l'approvazione di questo articolo si consegna di fatto in mano ad un unico soggetto la capacità di decidere e sostituire così le compteneze dei 60 esperti della Commissione Via-Vas e dei 20 esperti della Commissione AIA.
"Chiedo – afferma il ministro Stefania Prestigiacomo -
modifiche sostanziali a questo articolo e denuncio il metodo attraverso il quale Ministeri non competenti in questa materia sono diventati, in nome della semplificazione, portabandiera di una norma deleteria per l'ambiente, per la salute dei cittadini, e persino per la stessa semplificazione perché fonte certa di contenzioso amministrativo e comunitario e quindi di blocchi delle procedure".
"Questa norma – rileva inoltre il Ministro Stefania Prestigiacomo -
potrebbe perfino applicarsi alle centrali nucleari. Francamente, con il lavoro puntuale e trasparente svolto finora proprio in materia di autorizzazioni ambientali per gli impianti energetici, mi chiedo: una norma simile a chi giova?"
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