Il ritiro dei ghiacciai mette a rischio le piante alpine
Pubblicato il: 03/02/2021
Autore: Redazione GreenCity
Uno studio dell'Università di Milano analizza il rischio di estinzione delle piante alpine in seguito al ritiro dei ghiacciai: fino al 22% delle specie potrebbe scomparire.
Uno dei simboli più iconici delle Alpi è costituito dalla sue flora, che rischia di ridursi, come evidenziato da uno studio su pubblicato su Frontiers in Ecology and Evolution.
Il lavoro di ricerca, coordinato da Marco Caccianiga del dipartimento di Bioscienze dell'Università di Milano, in collaborazione con Gianalberto Losapio della Stanford University (USA), ha indagato le conseguenze del cambiamento climatico in atto e in particolare del ritiro dei ghiacciai sulla diversità delle piante alpine. Sebbene tale diversità possa inizialmente aumentare con il ritiro dei ghiacciai, i risultati dello studio indicano che il numero di specie alla fine diminuirà: fino al 22% delle specie studiate potrebbe scomparire localmente o addirittura estinguersi una volta che i ghiacciai saranno scomparsi.
Lo studio dimostra che non tutte le specie sono uguali e alcune di esse beneficiano del riscaldamento globale - i cosiddetti 'vincitori' - mentre altre - i 'perdenti' – ne soffrono. Quando i ghiacciai si ritirano, espongono nuovi spazi disponibile per la crescita delle piante, ma questo cambia anche le caratteristiche e la diversità degli ecosistemi a valle.
Gli autori hanno combinato i dati storici sul ritiro di quattro ghiacciai italiani con l'analisi delle condizioni ambientali locali e la distribuzione e le caratteristiche ecologiche di 117 specie di piante. Le analisi hanno indicato cambiamenti nelle interazioni all'interno delle comunità vegetali: le specie competitive diventano prevalenti a lungo termine mentre quelle cooperative, le prime a colonizzare il terreno, vedranno le loro popolazioni ridursi entro soli 100 anni. Il tasso senza precedenti dell'attuale ritiro dei ghiacciai rende improbabile l'evoluzione di adattamenti per fronteggiare queste nuove condizioni.
Questo studio può aiutare ricercatori in campo ambientale, gestori del territorio e professionisti a sviluppare proposte per mitigare e anticipare le conseguenze dell'impatto umano sugli ecosistemi.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Louisiana: viaggio on the road nello Stato...
Il Carnevale tradizionale in Val Gardena:...
Ricerca Samsung: 73% dei viaggiatori italiani...
Alpin Arena Senales: sciare in libertà
La proposta di un inverno alternativo arriva...
Outdoor con stile al Rifugio dei Marsi nella...