Vacanze open air: boom di prenotazioni per primavera estate
Pubblicato il: 16/02/2021
Autore: Redazione GreenCity
Camping e glamping sono tra le strutture più richieste per questa primavera-estate per soggiorni tra natura, sicurezza e prossimità.
Pitchup.com, la piattaforma di instant booking per le vacanze outdoor, ha presentato lo scenario relativo al turismo en plein air durante il 2020 e le tendenze per il 2021: la crisi generale a causa dell’emergenza coronavirus ha portato a una riscoperta del soggiorno fuori dai circuiti turistici tradizionali come nuova forma di vacanza all’insegna di sicurezza e prossimità, questa la fotografia che emerge dai dati della piattaforma che conta una presenza in oltre 67 paesi con più di 5.000 strutture partner.
La panoramica a livello europeo offre una conferma dell'andamento di un settore che già da anni risulta in crescita, quello relativo ai soggiorni presso camping e glamping che, nonostante il calo generale dovuto a lockdown o chiusure, sembra confermarsi come una delle soluzioni preferite al tempo della pandemia. A dimostrarlo anche le prenotazioni per il 2021 che su Pitchup.com segnano già un + 39% rispetto al 2020 e riflettono l’interesse dei turisti per le vacanze all'aria aperta. Già a partire dal 4 gennaio, infatti, la piattaforma ha visto partire le prime richieste di prenotazione per il periodo primavera-estate 2021.
Focus sull’Europa: dalle sistemazioni unconventional e glam a quelle più economiche
Dai dati di Pitchup.com risulta che in Europa il paese che ha mantenuto un alto numero di pernottamenti in strutture outdoor è il Regno Unito dove, salvo cali nei mesi invernali, l’andamento delle prenotazioni mensile è stato sempre presente, complice anche le maggiori libertà lasciate ai cittadini. L’estate del 2020 e il calo temporaneo delle restrizioni hanno permesso la ripresa dei soggiorni anche in Germania, Italia e Spagna.
Agosto si conferma anche nel 2020 il mese delle vacanze, specialmente in Italia e Germania con il 50% delle prenotazioni annue in questo mese. In tutta Europa, per quanto riguarda la tipologia di alloggio, sia in camping sia nelle strutture più ricercate che permettono di parlare di glamping, ovvero campeggio glamour, le soluzioni preferite sono state molto basiche. Spazio quindi a piazzole attrezzate per chi già dispone di camper o roulotte che hanno spopolato in Francia, dove ben il 70% dei turisti ha preferito questo tipo di pernottamento, mentre in Italia sono andate per la maggiore anche le piazzole attrezzate per le tende. Rispetto agli altri anni, le preferenza per il tipo di alloggio scelto si è spostata da sistemazioni unconventional come carovane gitane, cupole geodetiche, tepee o bungalow a pernottamenti in tenda, camper o roulotte personali (quindi solo presso spazi attrezzati) da sanificare day by day per ragioni di sicurezza.
Focus sull’Italia: fine settimana all’insegna del trekking
Sul podio delle regioni, dove sono stati effettuati il maggior numero di prenotazioni in strutture outdoor, si trovano Toscana, Veneto e Lombardia. Qui si ripropone il turismo di prossimità, la riscoperta dei luoghi vicino casa, con percorsi di trekking e naturalistici che sono stati una valvola di sfogo subito dopo la prima crisi sanitaria e hanno permesso di scoprire luoghi meravigliosi anche nel periodo di sbarramento tra le regioni, dove i più fortunati si sono concessi vacanze o brevi pernottamenti in contesti outdoor.
Le prenotazioni in tutte le regioni del bel paese mostrano infatti una media di due/tre notti per soggiorno, mettendo in evidenza come più che vere e proprie vacanze gli italiani abbiano scelto il campeggio come fuga dalla città, come momento di contatto con la natura e isolamento con i propri congiunti. Fa eccezione solo la Sardegna che presenta una media di soggiorni di 4 notti.
Per quanto riguarda i prezzi, la regione con le tariffe meno costose per l'outdoor è la Puglia con una spesa media a notte di 26 euro, mentre la più cara è la Lombardia dove si passa a una media di ben 76 euro. Per tutte le altre regioni il prezzo medio dei pernottamenti si aggira tra i 40 e i 60 euro.
Trend sui soggiorni outdoor, la nuova normalità del 2021
Indubbiamente la pandemia ha cambiato in modo radicale il modo in cui viaggiamo, creando una “nuova normalità” anche per il turismo all’aria aperta. Ecco quali sono le nuove tendenze di viaggio emerse:
1. Le vacanze di primavera sono diventate popolari quasi quanto quelle estive
L'analisi delle prenotazioni dall'ultimo lockdown mostra che i mesi più scelti per andare in vacanza sono aprile, maggio, luglio e agosto, con solo l'1% di differenza tra aprile e agosto. Sembra che le persone siano pronte a viaggiare non appena le regole lo consentiranno e il fatto che molte strutture offrono modifiche flessibili invoglia a prenotare in anticipo.
2. Ricerche “nelle vicinanze” in aumento
A causa delle restrizioni negli spostamenti, molti viaggiatori preferiscono rimanere vicino casa invece che andare in vacanza all'estero. Secondo Google, le ricerche di soggiorni di prossimità sono aumentate del 100% rispetto allo scorso anno in tutto il mondo, mentre le ricerche di strutture glamping nelle vicinanze hanno subito un incremento del 117% nel 2020 rispetto al 2019. Allo stesso modo, il 95% delle prenotazioni su Pitchup.com negli ultimi 12 mesi ha riguardato destinazioni all'interno dello stesso paese.
3. I camping a km 0 e fattorie didattiche
Uno dei trend previsti per il 2021 sono gli alloggi rurali che raggruppano tutte quelle strutture che permettono agli ospiti di entrare in contatto con il territorio e la produzione locale. Questi luoghi consentono di stare a contatto con la natura e concedono spazio e aria fresca adatti a rimanere in sicurezza anche in vacanza. Queste strutture offrono non soltanto un soggiorno, ma un’esperienza bucolica a 360 gradi che porta anche alla scoperta del turismo enogastronomico e delle tradizioni tipiche del luogo con percorsi adatti a grandi e piccini. Infine, per quanto riguarda l’impatto ambientale e la sostenibilità, bisogna evidenziare che questo settore vince il confronto con alloggi tradizionali che solitamente presentano una più alta intensità di emissioni di carbonio.
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