Nel 2008 i
produttori di automobili hanno ridotto le
emissioni di CO2 dei modelli complessivamente venduti sul mercato europeo del
3,3%, portando la media di settore a 153,5 gCO2/km. È quanto emerge dal rapporto
"Reducing CO2 Emissions from New Cars: A Study of Major Car Manufacturers" pubblicato da
Transport and Environment (T&E) di cui
Amici della Terra e
Legambiente sono partner italiani.
Il report mostra dunque un miglioramento, ma ancora oggi il trasporto su gomma contribuisce al 19% del totale della CO2 emessa in Europa e rispetto al 1990, anno di riferimento per la riduzione di emissioni prevista dal protocollo di Kyoto, e le emissioni provenienti da questo settore sono aumentate del 28%. Un dato che dimostra come la strada sia ancora lunga, nonostante l'impegno di alcune case automobilistiche che hanno raggiunto importanti risultati in linea con quanto previsto dalla recente direttiva comunitaria, che ha fissato nuovi obiettivi settoriali al 2015 (130 gCO2/km) e al 2020 (95 g).
Al primo posto della classifica dei produttori, stilata in base ai risultati del rapporto di T&E, c'è il gruppo
Fiat (
138 grammi per chilometro) e al secondo posto troviamo
PSA Peugeot-Citroen (
139 g/km): i due gruppi sono gli unici ad aver rispettato l'obiettivo dell'accordo volontario del 1998 (140 g/km entro il 2008), recentemente superato dall'entrata in vigore del nuovo regolamento per la riduzione della CO2 delle auto. Ma risultati importanti di riduzione sono stati ottenuti anche dai gruppi che partivano da posizioni più inefficienti sotto il profilo dei consumi di carburante che hanno generalmente realizzato notevoli miglioramenti nell'ultimo anno:
Bmw (-10,2%, ora a 154 g),
Mazda (-8,2%, 158 g) e
Hyundai (-7,6%, 161 g), che rimangono però su valori ancora elevati di emissioni. Meno reattivi i produttori di fascia media, con miglioramento limitato a circa il 2% (
Toyota, Honda, GM).
Lo studio T&E riporta anche la classifica degli stati in base all'efficienza media delle auto vendute: mentre il
Portogallo si conferma nel 2008 al primo posto con un'emissione media dal nuovo parco macchine di 138 gCO2/km ed un miglioramento del 4,1% rispetto all'anno precedente, l'
Italia (
145 g, - 1,2%) perde il secondo posto, sopravanzata dall'incredibile prestazione della
Francia (140 g, - 6,2%).
Gran Bretagna e
Germania (complessivamente il 36% del mercato europeo) si collocano nella parte alta della classifica, rispettivamente con 159 g e 166 g, livelli molto superiori alla media comunitaria (153,5 g).
Il dossier è scaricabile a questo
link.
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