Nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, di fronte alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, succede qualcosa di inaspettato: tra le nicchie e le volte della
Cantina Storica di
Fattoria della Talosa, dove il Vino Nobile di Montepulciano si affina in grandi botti di rovere, un
antico luogo nascosto trova la luce dopo un meticoloso lavoro di recupero, durato oltre due anni e condotto in sinergia con le Belle Arti. Uno spazio utilizzato come rifugio contro i bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, che oggi diventa un’affascinante sala degustazione scavata nella roccia. Qui, tra gallerie e suggestive grotte di tufo, i winelovers potranno scoprire le etichette storiche di Fattoria della Talosa, che potranno acquistare o degustare attraverso percorsi guidati o in verticali di specifiche annate per i più appassionati.Degustazioni con vecchie annate accompagnate da prodotti locali, ma anche riunioni aziendali e meeting privati, nella privacy più assoluta.
“Nonostante le difficoltà dei mesi passati – commenta il
Edoardo Jacorossi, CEO di Fattoria della Talosa –
abbiamo sempre guardato con fiducia al futuro e deciso di investire ancora di più sull’accoglienza: oggi, che è nuovamente possibile degustare un bicchiere insieme, siamo orgogliosi di poter offrire a visitatori quest’emozionante wine experience. I lavori, molto delicati, che abbiamo condotto ci consentono di godere di questo spazio bellissimo e di potenziare l’offerta enoturistica di Talosa così da permettere agli appassionati di conoscere meglio questo territorio e i quei luoghi che hanno reso il Vino Nobile di Montepulciano un punto di riferimento enologico per il nostro Paese”.
Nella nuova sala si accede dalla
Cantina Storica di Via Talosa, nel cuore di Montepulciano, e scalino dopo scalino, 15 metri sotto terra, si arriva in un luogo speciale:
“Siamo riusciti a riportare alla luce questo spazio grazie al racconto appassionato di un nostro vicino, un anziano signore che da bambino ha vissuto la tragedia della guerra e giocava in quelle che oggi sono le nicchie della nostra Cantina Storica – spiega
Michele Merola, direttore generale di Fattoria della Talosa –
. Abbiamo preso vecchie carte e planimetrie e ci siamo chiesti se, effettivamente, ci fosse un passaggio al di là del muro che chiudeva il tunnel delle bottiglie storiche con l’uscita della cantina. In sinergia con le Belle Arti, siamo stati autorizzati a fare saggi, scavi, indagini e partendo da un’apertura già esistente, abbiamo trovato una stanza vuota subito dietro. Siamo davvero orgogliosi di poter offrire ai visitatori questo nuovo spazio”. La nuova sala è destinata anche alla maturazione dei vini e ospita una vasca in cemento per l’affinamento del
Pietrose, vino prodotto da uve merlot in purezza, nella sua fase finale, dopo la maturazione in botte di legno e dei barriques selezionati per la maturazione del
nuovo Vino Nobile Chiusino. Oggi in
Cantina Storicacontinuano a trovare posto le botti per l’affinamento del vino, le più datate delle quali raggiungono i 44 anni di età da cui è stata ottenuta la prima bottiglia di Vino Nobile dell’azienda, nel 1972.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Avventure outdoor: a tutto sport e natura nel...
Bressanone 2025: un'avventura indimenticabile...
San Valentino in Tenuta de l’Annunziata per...
Al Rifugio del Marsi per celebrare l’amore...
Trauttmansdorff: i Giardini e il Touriseum, due...
Un lungo weekend in SPA, sul Lago di Garda