La
sostenibilità è un elemento sempre più centrale all’interno del dibattito sociale ma anche nella quotidianità di tutti i cittadini.
Altroconsumo ha preso, quindi, parte ad un’indagine realizzata insieme alle
organizzazioni di consumatori di altri 13 paesi, al fine di
fotografare il livello di sostenibilità dei comportamenti dei cittadiniandando ad analizzare
5 ambiti:
alimentazione, viaggi e mobilità, acqua ed energia domestica, gestione dei rifiuti, acquisto di prodotti e servizi. A ciascun ambito è stato assegnato un peso diverso in base al suo impatto sulla sostenibilità seguendo le indicazioni di un pool di esperti che hanno collaborato al progetto.
Gli
italiani hanno ottenuto un risultato in generale nella media, eccellendo nel campo dell’alimentazione e degli acquisti ma rilevando una
grande carenza di attenzione sul tema della mobilità.
Nella classifica stilata a fronte dell’analisi dei comportamenti nelle diverse nazioni
emerge che l’Italia registra una propensione alla sostenibilità nella media. Si posiziona, infatti, in
6^, subito dopo a Germania e Spagna, con un punteggio di
53/100 per stile di vita green.
Adottare comportamenti in difesa dell’ambiente è molto importante per ben 7 italiani su 10. Nello specifico, si registra una
maggiore attenzione per quanto riguarda il rapporto con cibo e acquisti. Il
71% dei rispondenti cerca di
ridurre o evitare lo spreco di cibo e il
58% orienta la scelta di prodotti in base alla stagionalità e alla provenienza (prediligendo il chilometro zero). Per quanto riguarda lo
shopping,
oltre la metà degli intervistati dichiara di
limitare gli acquisti a ciò che è necessario, prediligendo
prodotti di qualità e riparabili, il cui ciclo di vita è quindi più lungo. Il
38% evita i monouso.
I risultati in ambito
mobilità mostrano, tuttavia, una
controtendenza. Rispetto agli altri paesi, su questo punto l’
Italia si posiziona al di sotto della media, denotando una propensione verso abitudini poco sostenibili. L’
89% degli intervistati
possiede un’auto di famiglia ma solo il
53% la utilizza esclusivamente quando necessario. Una bassa percentuale di cittadini (
38%) predilige
bici, mezzi pubblici o una camminata per gli spostamenti quotidiani.
Risultati nella media ma in generale positivi per quanto riguarda la
gestione dei rifiuti – l’
80% dei consumatori dichiara di fare correttamente la raccolta differenziata – e di
acqua ed energia - ben il
64% dichiara di
adottare comportamenti improntati al risparmio energetico in casa.
Ci sono però alcuni
limiti per le persone nell’adozione di comportamenti completamente sostenibili. Uno dei primi ostacoli è sicuramente il
prezzo. I prodotti che rispettano l’ambiente comportano spesso
costi più alti legati alla qualità delle materie prime o alla presenza di tecnologie innovative. Per la maggior parte degli ambiti analizzati i
costi sono percepiti come l’ostacolo principale, citato da circa il
40% dei rispondenti. Tuttavia, come dimostrato anche da
Altroconsumo in una precedente inchiesta,
quasi 1 italiano su 2 è disposto a pagare di più per prodotti che hanno realmente un minore impatto ambientale. Inoltre i test comparativi dimostrano che in molti casi il prodotto e il comportamento più sostenibile sono indissolubilmente legati a importanti risparmi per il consumatore.
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