Gartner vede i server di nuova generazione
Pubblicato il: 29/09/2009
Autore: Redazione GreenCity
Flessibilità, dinamicità, virtualizzazione: i paradigmi dei nuovi server secondo la casa di analisi americana.
I blade server sono una tecnologia ad interim che spianerà la strada a
una nuova generazione di server, molto più flessibile, capace di gestire la memoria, i processori e quant’altro come risorse condivise configurabili in modo variabile, in funzione delle specifiche esigenze di business. Ad affermarlo sono
gli analisti di Gartner, società notà per la capacità di indicare i nuovi paradigmi dell’information technology, sia che si tratti di software sia che si parli di hardware. Anche in questo caso, riguardo le macchine – o, per meglio dire, le infrastrutture It - le predizioni relative ai server
della società di ricerca americana anticipano una significativa trasformazione: i server di domani saranno più adattabili al mutare delle condizioni del mercato, dei cambi di strategia dell’azienda e anche dell’ambiente informativo in cui operano. In pratica più flessibili, come il principio del “dynamic It” impone.
Stando a quanto annunciato dagli analisti Gartner, Cio e responsabili It potranno configurare macchine a dimensione variabile, caricandole o scaricandole di risorse in funzione delle specifiche esigenze nel segno della massima efficienza operativa (ed energetica). In futuro, si legge nelle indicazioni delle analisti, saranno rese disponibili tecnologie che consentiranno a molteplici sistemi blade di essere combinati all’interno della medesima architettura, operando quindi come un unico sistema di maggiori dimensioni.
Più precisamente il server che verrà, saprà gestire memoria, processori e schede I/O come componenti di un singolo “pool” e li potrà combinare in molteplici configurazioni per soddisfare i requisiti dell’utente.
Della dispersione delle capacità elaborative dei server si parla da almeno 10 anni. Ora si prospetta una nuova era in cui le macchine si caratterizzeranno per gli elevati tassi di utilizzo e la riduzione degli sprechi di risorse, a tutto vantaggio di una migliore resa delle applicazioni che vi girano sopra.
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