“Il
settore dell'imprenditoria è preoccupato”: questo quanto dichiarato da
Sadayuki Sakakibara, vice presidente della
Confindustria giapponese.
A destare preoccupazione, le dichiarazioni del neo premier
Yukio Hatoyama, intenzionato a mettere l'interesse per il
green fra gli
obiettivi economici della nazione.
In particolare Hatoyama ha posto come obiettivo la riduzione
entro il 2020, delle emissioni in atmosfera, dal
8% al
25% rispetto ai valori del 1990.Un taglio drastico al modus operandi attuale delle imprese e delle istituzioni, che ha fatto nascere delle perplessità al mondo industriale: l'associazione
nazionale degli industriali nipponici, la
Keidanren, ha esplicitamente affermato il proprio scetticismo in merito alla riforma voluta dal governo.Diversi “No” si stanno quindi sommando, criticando le idee riformatrici del governo e accusandolo per le conseguenze che una simile
politica ambientale netta potrebbe avere sulla
competitività delle
aziende e sulle
famiglie.
Come risposta, il governo, attraverso l'opinione del
ministro dell'Industria,
Masayuki Naoshima, ha chiesto alle industrie di non criticare a priori la riforma, ma al contrario di partecipare attivamente alla discussione in merito.
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