“L’Italia intende essere in prima linea nella lotta al cambiamento climatico
”. È quanto ha affermato ha
Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, intervenendo alla terza
Conferenza Ministeriale del Forum sul Sequestro dell’Anidride Carbonica (Cslf), in corso a Londra, dove tra l’altro ha sottolineato che “per ridurre le emissioni dobbiamo però puntare sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sull’energia nucleare”.
Dopo aver ricordato che “l’Italia punta ad un mix delle produzioni di energia elettrica composto per il
25% da
energia nucleare, per il
25% da
fonti rinnovabili (ora al 18%) e per il restante
50% da
fonti fossili (oggi all’83%)”, Scajola ha riferito che i combustibili fossili continueranno ad essere la fonte di energia prevalente ancora per molti decenni.
Per questo motivo tutti i Paesi industrializzati sono oggi tenuti a sviluppare progetti di
cattura e sequestro dell’anidride carbonica, che eliminano le emissioni atmosferiche. A tale proposito il ministro dello Sviluppo Economico ha sottolineato che il nostro paese “ha già definito collaborazioni tecnologiche con
Stati Uniti, Cina e Gran Bretagna per essere protagonisti nei primi grandi progetti internazionali”.
Proprio oggi Scajola ha incontrato a Londra il ministro inglese per l’energia e i cambiamenti climatici,
Ed Miliband, con i quale ha firmato un accordo di collaborazione tra i due Paesi per l’avvio di progetti di cattura e sequestro di CO2 in Gran Bretagna e Italia.
In via di definizione, in particolare, due progetti sperimentali, uno a
Porto Tolle e l’altro nel
Sulcis, che verranno realizzati anche grazie ai contributi dell’Unione Europea.
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