Al pari di altri comparti industriali, sempre più interconnessi e soggetti alle sollecitazioni economiche e congiunturali, alle tensioni geopolitiche e alle dinamiche di consumo, il settore cartario sta vivendo un momento molto dinamico, a partire dalle materie prime seconde che utilizza nelle proprie produzioni.
Il 1° Osservatorio Internazionale Maceri, realizzato da Nomisma per Comieco, racconta proprio l’andamento di produzione e utilizzo su scala mondiale della carta da macero, con un focus specifico sul consumo interno e il mercato dell’export. Lo studio è stato presentato ad Ecomondo nel corso dell’incontro “Osservatorio Internazionale Maceri: prospettive per il riciclo di carta e cartone” introdotto da Alberto Marchi, Presidente di Comieco, a cui hanno partecipato – tra gli altri – March Ehrlich (Vipa Group), Ulrich Leberle (Cepi, Federazione Europea industria cartaria), Michele Bianchi (Federazione italiana Carta e Grafica), Valeria Buss (Euwid).
Uno degli indicatori utili per comprendere i flussi del mercato del macero è quello della produzione di carta e cartone. A livello globale, il settore cartario si conferma in salute con una produzione che supera i 423 milioni di tonnellate (+3% dal 2019 al 2021). I poli produttivi principali sono l’Asia, che da sola rappresenta circa la metà della produzione (48%), e l’Europa circa il 26%. L’Italia spicca in Europa: al secondo posto dopo la Germania con il 10% della produzione complessiva.
La produzione di carta e cartone, soprattutto quella destinata all’imballaggio, non può prescindere dal macero, materia prima seconda che deriva dalla raccolta differenziata e che, al pari di altre materie prima subisce le fluttuazioni di domanda e offerta.
Su una raccolta globale di quasi 257 milioni di tonnellate di carta e cartone, l’Europa ne raccoglie il 26% e reimpiega il 25% circa. Al contrario l’Asia – Paese in forte espansione - raccoglie oltre il 46% a fronte di un consumo complessivo del 54%. L’Italia rappresenta il 13% della raccolta complessiva europea e reimpiega per la produzione circa il 12% di macero, in entrambi i casi seconda solo alla Germania.
Come spiega Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco “La filiera cartaria italiana ha sempre fatto massiccio ricorso al macero per alimentare i processi produttivi e soddisfare la domanda di imballaggi, cresciuta del 5% negli ultimi tre anni (da 4,7 a 5,3 milioni di tonnellate). Oggi, l’Italia ricicla 12 tonnellate di macero al minuto confermandosi leader in Europa.”
Se Italia ed Europa hanno dunque una dinamica molto simile in cui si produce più o meno tanta carta quante se ne utilizza, non si può dire altrettanto per i paesi asiatici in cui le raccolte differenziate e il sistema di riciclo non sono ancora così sviluppati e che si ritrovano pertanto ad essere i maggiori importatori mondiali di carta da macero.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Categorie: Green Life
Tag:
Notizie che potrebbero interessarti:
Veganuary: influencer e aziende al fianco di...
In Val Gardena con le Top Dolomites Experiences
Istat: italiani meno sedentari
Vacanze di Natale: cresce il fenomeno dello...
Il Panettone conquista le tavole natalizie...
Esplorando il Sudafrica: viaggio-avventura tra...