Dopo il successo della prima edizione, torna il percorso interdisciplinare sull’ecologia integrale “Custodi del Giardino”, promosso dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium per favorire la sensibilità ecologica e sostenere la diffusione e l’applicazione del magistero di papa Francesco nelle encicliche Laudato Si’ e Laudate Deum.
Il filo conduttore degli incontri, organizzati in collaborazione con Caritas di Roma, Greenaccord e la rivista Terra e Missione e previsti per il secondo semestre dell’anno accademico 2023-2024, è il desiderio di dimostrare ai partecipanti che adottare stili di vita secondo l’ecologia integrale significa vivere un rapporto armonioso col prossimo e con la creazione.
Ognuno dei tre appuntamenti, che si svolgeranno nelle giornate di sabato 24 febbraio, 23 marzo e 20 aprile, i primi due presso la Facoltà e l’ultimo nell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura, vedrà la partecipazione di ricercatori, giornalisti e testimoni/attivisti, chiamati a confrontarsi su un unico tema in modo interdisciplinare.
Il primo incontro affronterà il problema della relazione tra crisi climatica e rifugiati ambientali; il secondo presenterà l’esperienza di alcuni martiri per la giustizia ambientale e si discuterà di sfruttamento iniquo della terra e del lavoro umano; l’ultimo incontro affronterà il tema del diritto alla salute e dell’importanza di sviluppare un approccio olistico al benessere della persona all’interno della società.
Gli eventi si svolgeranno in forma gratuita e aperta a tutti, poiché il desiderio che anima la proposta consiste nel volere offrire una formazione ecologica accessibile a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
«Poter offrire una Scuola di ecologia integrale che si pone in continuità con il percorso interdisciplinare dello scorso anno è per noi motivo di grande soddisfazione - afferma Piera Ruffinatto, Preside della Facoltà Auxilium -, e sottolinea l’interesse costante della Facoltà per questo tema che è al centro delle preoccupazioni pastorali di papa Francesco e che tutti noi formatori abbiamo il dovere non solo di conoscere, ma di saper trasformare in concreti percorsi educativi per le nuove generazioni».
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Categorie: Green Life
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