"Supportiamo fortemente la vision del progetto Desertec, del quale riconosciamo il ruolo guida per la transizione verso una fornitura sostenibile di energia nelle nazioni Mena e in Europa. È giunta l'ora di trasformare questo progetto in realtà. Questo implica la stretta collaborazione di numerosi gruppi e culture differenti al fine di creare basi solide che consentano di investire in
tecnologie energetiche da
fonti rinnovabili e reti elettriche interconnesse", ha dichiarato
Paul van Son, Ceo della nuova
joint venture.
Nei giorni scorsi, infatti, il gruppo dei membri fondatori del
Dii, composto da 12 aziende e da
Desertec Foundation, ha siglato a
Monaco i documenti associativi relativi all'istituzione di questa joint venture che punta ad accelerare lo sviluppo del progetto Desertec.
La mission di Dii verterà in particolare su un'analisi scrupolosa volta alla creazione di un
framework di investimenti per fornire al Mena (Medio Oriente e Nord Africa) e all'Europa
energia solare ed
eolica.
L'obiettivo a lungo termine è di riuscire a soddisfare una parte sostanziale della
richiesta di energia delle nazioni Mena e di arrivare a coprire fino al 15% del fabbisogno energetico europeo entro il 2050. Grazie a questa nuova joint venture sta quindi prendendo forma un'iniziativa unica che ha lo scopo di giungere a una
fornitura di energia affidabile,
sostenibile ed
eco-compatibile proveniente dai deserti del Medio Oriente e del Nord Africa.
A partire dall'annuncio fatto a luglio, la Dii ha ottenuto il supporto di numerose
istituzioni politiche e governative facenti parte del Mena e dell'Europa. Ad esempio, Dii prevede di collaborare a stretto contatto con il
Mediterranean Solar Plan (Msp), l'iniziativa lanciata nel 2008 durante la presidenza francese del Consiglio dell'Unione Europea all'interno del framework della "
Union for the Mediterranean". Il Mediterranean Solar Plan mira alla creazione di una relazione nuova e bilanciata tra nord e sud, basata sulla promozione di progetti di energia sostenibile.
Nel futuro prossimo, aziende provenienti da diverse nazioni si uniranno a Dii in qualità di
shareholders o
partner, al fine di assicurare un ampio supporto all'interno di Europa, Medio Oriente e Nord Africa. La sede principale della Dii sarà a Monaco.
Tutti i firmatari della joint venture Dii concordano sulla necessità di adottare misure che consentano un'
efficiente protezione climatica.
"Il punto non è se si debba o meno fare qualcosa. Il problema è piuttosto quello di
ridurre le emissioni dei gas serra nell'atmosfera in modo intelligente, ossia attraverso un metodo che offra benefici sia all'
ambiente sia all'
economia. In vista dell'atteso summit delle Nazioni Unite a Copenhagen, questa iniziativa privata dimostra come i potenziali del business possano davvero andare di pari passo con il raggiungimento dell'
ecosostenibilità", ha dichiarato
Torsten Jeworrek, membro del consiglio di Munich Re, a nome dei membri fondatori di Dii.
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