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“Non mi scadere sui farmaci”: Assosalute-Federchimica spiega il corretto smaltimento dei farmaci scaduti

Pubblicato il: 06/02/2025
Autore: Redazione GreenCity
L’utilizzo delle isole ecologiche per lo smaltimento dei farmaci scaduti è aumentato del 10% dai raggiunti dalla campagna, indicando un progressivo adeguamento alle pratiche corrette.

Ad oltre un anno dal lancio della campagna di sensibilizzazione "Non mi scadere sui farmaci", promossa da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione (parte di Federchimica), in collaborazione con Kiwi, part of Uniting, i dati elaborati, dall’Istituto di ricerca The Fool, confermano l’impatto positivo dell’iniziativa: 9 milioni di italiani raggiunti e il 79% di coloro che hanno visto la campagna ha affermato di aver modificato il proprio comportamento, adottando pratiche più corrette e sostenibili.

Già nel 2023, un'indagine effettuata in collaborazione con IPSOS aveva rivelato una scarsa conoscenza delle corrette modalità di smaltimento dei medicinali: solo 1 italiano su 2 (49%), infatti, era consapevole dell’esistenza dei contenitori dedicati; il 47% sapeva di poter smaltire i farmaci nelle farmacie, ma oltre il 70% non conosceva con esattezza le modalità corrette. Un cittadino su quattro aveva dichiarato infatti di gettare l’intera confezione del farmaco scaduto nel contenitore senza separare, ad esempio, blister e scatola, mentre le confezioni di medicinali liquidi venivano spesso smaltite erroneamente nella plastica o nel vetro dopo averne svuotato il contenuto residuo nel lavandino o nella toilette di casa. Da qui il desiderio dell’Associazione di lanciare una campagna digitale che, attraverso flight su Facebook, Instagram, YouTube e TikTok, si è posta l’obiettivo di educare e informare il cittadino sul corretto smaltimento dei farmaci scaduti.

A oltre un anno dal lancio della campagna "Non mi scadere sui farmaci", i dati raccolti evidenziano un miglioramento nella consapevolezza e nelle abitudini degli italiani riguardo al corretto smaltimento dei farmaci scaduti. Il 72% degli intervistati ha ritenuto il messaggio chiaro ed efficace, con un apprezzamento particolarmente positivo tra gli over 55, dove si raggiunge una soddisfazione del 98%.

Oltre alla comprensione del messaggio, la campagna ha generato un passaparola che ha coinvolto il 71% dei partecipanti, che ha condiviso le informazioni con altri. Tra i cambiamenti rilevanti, il 48% ha scoperto che i contenitori per lo smaltimento sono presenti anche nelle isole ecologiche, mentre il 34% ha iniziato a separare correttamente le scatole esterne dal contenitore – il cosiddetto “confezionamento primario” - dei farmaci scaduti. Inoltre, più di un cittadino su cinque si è rivolto ai farmacisti per ricevere ulteriori informazioni, rafforzando il ruolo delle farmacie come punti di riferimento per la sensibilizzazione. Infine, l’utilizzo delle isole ecologiche per lo smaltimento dei farmaci scaduti è aumentato del 10% dai raggiunti dalla campagna, indicando un progressivo adeguamento alle pratiche corrette.

Nonostante i buoni risultati, restano alcune aree di miglioramento. In particolare, i giovani tra i 18 e i 24 anni, risultano la fascia meno informata, con solo il 50% di loro che adotta correttamente le pratiche di smaltimento. Inoltre, la disponibilità e la prossimità dei contenitori per il corretto smaltimento restano fattori chiave per incentivare comportamenti responsabili e virtuosi, indicando la necessità di un ulteriore impegno collettivo per l’ampliamento della rete di contenitori per la raccolta dei farmaci scaduti, affinché siano sempre più accessibili ai cittadini sui loro territori.



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Categorie: Green Life

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