Sembra essere sempre più grave il bilancio dell'incidente sulla piattaforma petrolifera
Bp nel
Golfo del Messico. Adesso la marea nera minaccia di arrivare sulle coste della
Louisiana. E ciò potrebbe rivelarsi un disastro ecologico ben peggiore.
Nel frattempo, ed è notizia delle ultime ore, le squadre di soccorso che stanno lavorando nel cercare di arginare la marea nera hanno scoperto una terza falla sottomarina e hanno dovuto rivedere le stime di fuoriuscita di greggio al rialzo:
5 mila barili al giorno, ben cinque volte maggiore della cifra precedentemente ipotizzata.
La chiazza di petrolio fuoriuscita dalla piattaforma è estesa
160 Km per
70 Km di ampiezza e si sta muovendo in direzione della Louisiana e di
New Orleans. Già questa sera potrebbero arrivare le prime chiazze di greggio.
Il governatore dello stato USA,
Bobby Jindal, ha chiesto dei fondi supplementari al
Dipartimento per la Sicurezza interna per fronteggiare il pericolo dell'arrivo della chiazza nera. Già 30 Km di barriere gonfiabili sono state posizionate ma Jindal ne chiede altre.
Ieri le squadre di soccorso hanno iniziato ad appiccare incendi a porzioni isolate di greggio. L'operazione molto probabilmente continuerà anche nei prossimi giorni, sebbene questa sia una procedura che comporta comunque dei gravi effetti all'ambiente marino.
E' estremamente probabile che i venti spingano la marea nera fin dentro il delta del
Missisippi. Se ciò avvenisse sarà praticamente impossibile ripulirlo dalle coste e dalle paludi, causando un disastro ambientale senza paragoni per le riserve naturali della zona.
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