Con circa
724 MW installati nel 2009 il
fotovoltaico in Italia ha raggiunto una capacità cumulativa di circa
1.142 MW a fine dello scorso anno, con oltre
71.000 impianti realizzati (39.500 nel solo 2009). Questi sono alcuni dei dati presentati all'
Italian Pv Summit 2010 di Verona da
Gerardo Montanino, direttore operativo del
GSE (
Gestore Servizi Elettrici), l'ente che cura tutta la macchina del conto energia in Italia.
Montanino ha spiegato che le nostre tariffe in conto energia si mantengono su livelli
molto elevati se considerate per l'intero periodo incentivante e in base al buon livello di insolazione del nostro paese. «Si è provato a compararle con quelle di paesi europei – ha detto - e si è potuto valutare che per i piccoli impianti residenziali (fino a 3 kW), fatto 100 il reddito guadagnato in Italia, quello ottenibile con le tariffe tedesche è pari alla metà, in Spagna è di 76 e in Francia è di 58,6». Se si portano a confronto gli impianti commerciali sopra i 20 kW di potenza, questo rapporto non differisce di molto, ad eccezione per la Spagna che è poco sotto al nostro paese, mentre in Germania il valore si attesta intorno a 43,3 e in Francia a 65,4.
La prossima riduzione degli incentivi prevista a partire dal gennaio 2011, darà una accelerazione alle installazioni nel 2010, soprattutto nella seconda parte dell'anno. «Crediamo che a fine 2010 arriveremo in Italia a
2.500 MW, con un totale di almeno 130 mila impianti fotovoltaici e una produzione annuale che si attesterà intorno ai
2 miliardi di chilowattora», ha detto Montanino.
Una crescita che si avvertirà anche nelle risorse dedicate agli incentivi in conto energia: «mentre nel 2009 la quota annuale è stata pari a 292 milioni di euro,
nel 2010 dovrebbe toccare gli 800 milioni di euro», ha aggiunto il responsabile del GSE. Tra gli altri dati statistici forniti dal GSE è interessante sottolineare come il
12% della potenza fotovoltaica totale installata in Italia si sia registrata
in Puglia e che finora il
93% degli impianti è parzialmente o totalmente
integrato in strutture edilizie; questa percentuale scende a 65% se il calcolo è fatto in termini di potenza.
La quasi totalità degli impianti utilizzano la
tecnologia cristallina (mono o policristallina), ma va notato come negli impianti sopra al megawatt di potenza la quota dei film sottili cresca fino al 12%.
Gerardo Montanino ha concluso il suo intervento auspicando che vada al più presto disciplinato e filtrato l'impressionante numero di richieste di autorizzazioni di impianti a fonti rinnovabili che, secondo
Terna, è arrivato a toccare quasi una potenza di
100.000 MW, «
una situazione insostenibile che va ad intasare gli uffici che devono validarle, è che sono diventate, nei fatti, una sorta di prelazione che i soggetti fanno valere e vendono sul mercato».
Tutte le informazioni su
www.Italianpvsummit.com e
www.solarexpo.com
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