Il decreto legislativo 151/2005, quello che ha introdotto anche il principio del ritiro "
uno contro uno", è diventato finalmente realtà con il Decreto n.65 dell'8 Marzo 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.102 del 4 maggio.
A partire da domani 18 Giugno secondo tale principio, in occasione di un nuovo acquisto di un'apparecchiatura elettrica od elettronica destinata ad un nucleo domestico,
il distributore avrà l'obbligo di ritirare gratuitamente l'apparecchiatura a fine vita - purché sia equivalente alla prima - e di predisporne il trasporto presso i centri di raccolta autorizzati. Il consumatore potrà quindi conferire gratuitamente il vecchio apparecchio elettronico anche presso il punto di vendita (o al momento della consegna a domicilio), a fronte dell'acquisto di un nuovo analogo prodotto.
I distributori, compresi coloro che effettuano televendite o vendite online,
sono tenuti ad informare i consumatori sulla gratuità del ritiro in modo chiaro e di immediata percezione, avvalendosi anche di avvisi ben leggibili situati nei punti vendita. I distributori hanno inoltre l'obbligo di tenere
uno schedario numerato progressivamente che deve essere conservato per tre anni dalla data dell'ultima registrazione.
Questo modus operandi può rappresentare una soluzione concreta al problema dello smaltimento illecito di rifiuti elettrici ed elettronici, in quanto viene lasciata traccia del percorso del
RAEE dismesso. Infatti, una volta riconsegnato al negozio,
il rivenditore ha l'obbligo di trasportare il vecchio apparecchio fuori uso fino ai centri di raccolta autorizzati. Da qui verranno poi presi in consegna dai
Sistemi Collettivi come
ReMedia, che ne garantiranno il trasferimento presso gli impianti di trattamento e il successivo riciclo.
Ciascun punto vendita interessato dalla normativa, previa iscrizione in un'apposita sezione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali, è autorizzato a raggruppare presso la propria struttura i RAEE ritirati e sarà a suo carico il successivo trasporto all'isola ecologica di riferimento.
In Italia si stima che i punti vendita coinvolti dalla norma saranno
alcune decine di migliaia. Con l'avvio dell'uno contro uno, la raccolta e riciclo degli apparecchi elettrici ed elettronici in Italia avranno un enorme margine di crescita e di sviluppo, soprattutto per quanto concerne il raggruppamento R4, ossia la piccola elettronica di consumo, che fatica ancora a decollare, con un tasso di raccolta inferiore al
10% (a differenza della raccolta di tv e grandi elettrodomestici dove si assiste già ad ottimi risultati).
Tale dinamica potrà avere effetti positivi anche sull'intera filiera industriale del riciclo che, con un aumento significativo dei volumi di raccolta, potrà riscontrare un aumento di lavoro e del fatturato. ReMedia stima, infatti, che il passaggio da 3 a 6 kg per abitante significhi anche un raddoppio di giro d'affari delle imprese di settore, una potenzialità di crescita unica, che pochi altri settori sono oggi in grado di eguagliare.
Solo nell'ambito delle attività di raccolta e riciclo dei RAEE sono coinvolte
300 aziende, provenienti dai settori del trasporto, trattamento, riciclo. Si tratta di piccole medie imprese che costituiscono l'ossatura del sistema economico nazionale, ma che soffrono spesso per mancanza di strumenti di sostegno.
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