Polveri vulcano, finalmente il cielo è pulito

ULTIMO AGGIORNAMENTO - ore 18.00 - 13 Maggio
Secondo quanto riportato dal Vaac (Volcanic Ash Advisory Centres), le ceneri del vulcano islandese si sono completamente disperse durante la scorsa notte. Nessun problema dunque sul Mar Mediterraneo e in particolare sulla nostra penisola. Finalmente il cielo è pulito.

ULTIMO AGGIORNAMENTO - ore 17.00 - 11 Maggio
Secondo la nota diffusa dall'ENAC, nonostante il colpo di coda della nube di cenere del vulcano islandese, non è prevista nessuna chiusura degli aeroporti italiani. L'ente sta infatti svolgendo un continuo monitoraggio insieme alle altre autorità aeronautiche europee e sta valutando l'eventualità di modificare la composizione delle traiettorie degli aerei e le loro quote di volo in base alle indicazioni fornite dal Met Office inglese (centro di controllo per i provvedimenti di apertura o meno degli spazi aerei in presenza di eruzioni vulcaniche).
Enac fa' sapere che eventuali chiusure verranno tempestivamente diffuse SOLO da Enac stessa.
L'Enac sta infine esaminando la richiesta di Alitalia di effettuare con propri velivoli e piloti, senza passeggeri a bordo, voli di ricognizione nelle aree eventualmente interessate da ceneri vulcaniche.

ULTIMO AGGIORNAMENTO - ore 11.00 - 10 Maggio
"E' molto probabile che la nube del vulcano islandese ritorni in Italia dopodomani, se non domani sera". Lo ha detto all'ANSA il climatologo dell'Enea Vincenzo Ferrara, sulla base di un'analisi delle carte in quota. "Con le correnti da Nord verso Sud sull'Atlantico, zona di alta pressione, si sta formando - ha precisato il climatologo - una depressione sulla penisola iberica che richiama la circolazione dell'Atlantico. Tutto il Mediterraneo diventerà un'area depressionaria, con prevedibili precipitazioni fino a sabato. La pioggia sarà caratterizzata da presenza di sabbia del deserto".

ULTIMO AGGIORNAMENTO - ore 13.00 - 9 Maggio
Secondo quanto riporta l'Ansa, alle 14.00 verranno riaperti tutti gli aeroporti . A confermare la riapertura degli aeroporti  è stato anche il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. "Naturalmente - ha spiegato - la situazione continuerà a rimanere sotto controllo e ci auguriamo che il traffico aereo possa ritornare regolare nel giro di poche ore".
Sempre secondo quanto riporta l'Ansa, la situazione nei cieli italiani sta, infatti, via via migliorando: dalle 18 di questo pomeriggio, secondo la rilevazione del Vaac (Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche), la nube di polveri comincerà a diradarsi; alle 2 della notte si prevede che i cieli saranno completamente puliti.

ULTIMO AGGIORNAMENTO - ore 8.00 - 9 Maggio
Purtroppo le previsioni di ieri sera si sono confermate, e stamattina lEnac ha disposto la chiusura dello spazio aereo del Nord Italia dalle 8.00 fino alle 14.00. Unica eccezzione gli aeroporti di Venezia, Trieste e Rimini.
Di seguito i link dei siti degli aeropori del nord per avere la situazione sotto controllo:
Aeroporti del garda, Brescia e Verona - Bergamo Orio al Serio - Bologna - Genova - Milano Linate e Malpensa - Torino Caselle

Il vulcano islandese Eyafjallajokull torna a far parlare di sè a causa della nube di cenere che blocca nuovamente i voli nei cieli dell'Europa. Stamattina, secondo quanto riporta Eurocontrol, l'agenzia per il controllo dei voli in Europa, l'area interessata riguardava il nord della Spagna, dalla Gallizia, ai Paesi Baschi e la Castiglia Settentrionale.
Di conseguenza AENA, l'autorità aerea spagnola, ha disposto la chiusura degli aeroporti di Santiago di Compostela, La Coruna, Vigo, Asturie, Santander, Burgos, Valladolid, Salamanca e Leon.
Attualmente la nube sta interessando anche i cieli del Portogallo, e si sta muovendo verso est in direzione di Barcellona e Marsiglia.
Secondo l'ultimo aggiornamento riportato dal centro di controllo europeo delle polveri (VAAC), la nube arriverà in Italia tra la mezzanotte e le sette di domani mattina (domenica 9 maggio) coprendo in primo luogo, il mar Ligure e quello Tirreno, per poi spingersi in direzione della Grecia coprendo in sostanza tutta l'Italia.

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