Una notizia positiva giunge dal Golfo
del Messico:
Bp è riuscita a tagliare una tubatura del
pozzo petrolifero esploso il 20 aprile scorso.
La notizia è stata data da
Tony Hayward, amministratore delegato della società: "Abbiamo tolto il montante dalla cima della sorgente e la squadra sta lavorando per completare l'operazione di pulizia prima di applicare la copertura sul pozzo", ha spiegato Hayward ai giornalisti nella sede di Houston dell'azienda, mettendo in luce come saranno necessarie 12-24 ore per sapere con esattezza se l'
operazione di copertura ha avuto davvero successo.
Il piano sarebbe quello di incanalare il petrolio e il gas verso la
superficie marina, in modo da raccogliere almeno una parte del
greggio che fuoriesce.
La notizia sembra aver risollevato, anche se solo leggermente, la
quotazione di Bp: le azioni della società hanno avuto un modesto rialzo, a dimostrazione della fiducia del mercato in questa operazione.
Ad una notizia positiva se ne aggiunge una negativa: la
Casa Bianca ha infatti annunciato di aver inviato al team management dell'azienda un primo conto da 69 milioni di dollari. La cifra sarebbe relativa alle
spese sostenute fino ad ora per combattere il propagarsi della "
marea nera".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Il progetto Forestami arriva a Zibido San Giacomo
I masi Gallo Rosso e lo Slow Winter, parole...
Carinzia, inverno 2024/2025: esperienze...
Festività di lusso e riservatezza al Rifugio...
Alpin Arena Senales: dal 29 novembre aperte...
Un Capodanno esclusivo sul lago di Garda