Investimenti superiori a 5 miliardi di Euro all'anno e 23.000 collaboratori coinvolti a livello mondiale, sono i numeri che sintetizzano l'interesse del
Gruppo Volkswagen in fatto di
ricerca e
sviluppo. Un lavoro che viene indirizzato verso lo sviluppo della
vettura elettrica.
Coordinati dal Group Research di Wolfsburg, reparto responsabile per tutti i Marchi del Gruppo, i centri di ricerca satellite sono l'Electronic Research Lab (Erl) di Palo Alto (California, Usa), il Volkswagen Research Lab China (Vrc) e il Technical Representative Tokyo (Vtt). Il Group Research gestisce centralmente l'attività di questi tre "satelliti" che sono incaricati anche di individuare nuove tendenze e tecnologie sui principali
mercati globali con finalità strategiche.
Il più grande dei centri di ricerca fuori dal quartier generale di Wolfsburg è l'Erl di Palo Alto dove lavorano circa 100 collaboratori. Oltre allo sviluppo dei sistemi di assistenza alla guida, qui l'attenzione è concentrata sulla
mobilità elettrica. Attraverso questa "alleanza" dei propri centri di ricerca la Volkswagen sta lavorando su diversi sistemi per
immagazzinare l'energia.
Per esempio, nel campo delle batterie agli ioni di litio questo significa valutare i risultati garantiti da batterie sviluppate appositamente con quelli ottenuti da batterie del tipo normalmente impiegato nell'
elettronica di consumo (computer portatili, telefoni cellulari, etc.).
L'Erl si sta occupando di studiare queste ultime con la consapevolezza che per l'auto elettrica la migliore combinazione di
batterie ed
elettronica di gestione è quella che garantisce un'autonomia più elevata possibile. Nello sviluppo dei futuri
modelli elettrici Volkswagen, ogni singolo aspetto relativo agli accumulatori viene affrontato e approfondito: il ciclo di vita e i costi corrispondenti, l'
affidabilità, come pure l'
autonomia garantita e la
sicurezza.
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