La Danimarca potrà diventare totalmente
indipendente dalla fonti fossili entro il 2050, riducendo dell'80-95% le proprie emissioni di gas serra.
È quanto afferma il
rapporto rilasciato in questi giorni dalla
Commissione sul clima appositamente istituita dal
governo danese per delineare un percorso virtuoso che punta all'indipendenza dai combustibili fossili nel lungo periodo.
Secondo il rapporto, la discesa dei costi degli impianti a fonti rinnovabili, abbinata all'attesa crescita dei prezzi delle fonti fossili, renderanno "sorprendentemente limitato" il costo della conversione dell'attuale modello produttivo ad uno scenario di sostenibilità energetica.
La limitazione dei consumi (indotta da misure di efficienza energetica che riguarderanno soprattutto il riscaldamento nelle case e il settore dei trasporti) dovrà inoltre concorrere significativamente al raggiungimento di questo risultato. La relazione evidenzia l'importante contributo che al bilancio elettrico - nella particolare situazione danese - potrà svolgere l'eolico offshore, unitamente alla realizzazione di reti di trasmissione e distribuzione più flessibili e intelligenti, in grado di consentire una adeguata gestione delle fluttuazioni connesse alla produzione eolica.
Per quanto riguarda invece la
razionalizzazione del riscaldamento domestico, il rapporto sottolinea il ruolo cruciale che sarà svolto dalle altre fonti rinnovabili (
solare, geotermico, pompe di calore e soprattutto biomassa) anche tramite la realizzazione di vaste reti di teleriscaldamento.
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