Le conclusioni del
Consiglio europeo sul Clima rappresentano la conferma della volontà europea di andare avanti e costruire sul
Protocollo di Kyoto e su una finanza per il clima concreta e trasparente.
Il
WWF ritiene
sbagliato, però, continuare a
rinviare la decisione di innalzare l'
obiettivo europeo di
riduzione dal 20% entro il 2020, quando già oggi l'Unione è vicina a tale obiettivo.
Sono le esigenze di politica industriale e incentivo all'innovazione che impongono di portare subito l'obiettivo
almeno al 30%.
In questa situazione, destano sconcerto le dichiarazioni del
Presidente del Consiglio e del Ministro dell'Ambiente: esultare per una posizione attendista è davvero una condizione che fa poco onore al nostro Governo, quasi voglia caratterizzarsi come Governo del non fare; speriamo almeno lascino fare agli altri.
In Italia
non esiste nemmeno un
piano credibile di
riduzione delle emissioni di CO2, né per Kyoto né per il 2020.
Questo mentre altri Paesi, Cina in testa, lanciano piani e
investimenti sempre più ambiziosi.
Sempre secondo il WWF, il rischio è che il
non fare attuale tagli fuori del tutto il nostro Paese dall'economia del futuro.
Dalle Conclusione del Consiglio Europeo di oggi: Conferenza di Cancùn sui cambiamenti climatici
L'esigenza di
progredire nella lotta ai cambiamenti climatici è sempre più pressante; è quindi importanteche la conferenza di Cancún segni una
tappa intermedia significativa che si fondi sul
protocollo di Kyoto e spiani la via verso un quadro giuridicamente vincolante globale e completo, integrando gli orientamenti politici contenuti nell'
accordo di Copenaghen.
È fondamentale che l'Unione europea e i suoi Stati membri continuino a svolgere un
ruolo costruttivo e che trasmettano un messaggio univoco.
Il Consiglio europeo
approva le conclusioni del Consiglio del 14 ottobre 2010 sulla preparazione della conferenza di Cancún e conferma
la disponibilità dell'Unione europea a prendere in considerazione un secondo periodo di impegno ai sensi del protocollo di Kyoto, purché
le condizioni fissate nelle conclusioni stesse siano soddisfatte.
L'Unione europea presenterà una
relazione completa e trasparente sull'attuazione del proprio impegno di finanziamento rapido a Cancún, e in seguito su base annua, e sottolineerà quanto sia importante a
umentare ulteriormente la trasparenza nel finanziamento della lotta ai cambiamenti climatici.
Rivaluterà la situazione dopo la conferenza di Cancún, esaminando tra l'altro le ipotesi di intervento per una
riduzione delle emissioni di gas a effettoserra superiore al 20% per prepararsi a reagire nell'ambito dei negoziati internazionali in corso sul clima. Il Consiglio è invitato a riferire in proposito entro la
primavera 2011.
Parallelamente alla ricerca di un
accordo internazionale, l'UE metterà inoltre a punto un approccio più diversificato per l'apertura di un dialogo con
partner fondamentali in settori di interesse reciproco che contribuiscano a ridurre le loro emissioni.
In tale contesto,
l'UE incoraggia iniziative regionali per contrastare i cambiamenti climatici e
promuovere la crescita verde quali la recente iniziativa mediterranea sui cambiamenti climatici.
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