L'Ue deferisce l'Italia per il mancato rispetto delle norme Pm10
Pubblicato il: 25/11/2010
Autore: Redazione Green City
La Commissione europea ha deferito Italia, Cipro, Portogallo e Spagna per non aver rispettato la norma UE che impone agli Stati di limitare l'esposizione dei cittadini al Pm10. Legambiente: "Un danno per la salute, una beffa per le nostre tasche".
La
Commissione europea ha deferito alla
Corte di Giustizia europea l'Italia, insieme a
Cipro, Portogallo e Spagna per "il mancato rispetto delle norme dell'Ue" in tema di inquinamento.
I quattro paesi sono stati
deferiti in quanto "non hanno finora affrontato in modo efficace il problema delle emissioni eccessive di Pm10".
"Nonostante i ripetuti allarmi e le annuali segnalazioni di Legambiente sull'emergenza polveri, il Governo italiano si è ben guardato dall'agire con un piano nazionale di interventi concreti mirati al miglioramento della viabilità generale e del trasporto pubblico in particolare. Ora pagheremo due volte. Con i nostri polmoni e con il nostro portafoglio – ha dichiarato il
presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - La multa europea sarà, infatti, ben superiore al risparmio previsto dai tagli indiscriminati di Tremonti all'ambiente e alle politiche di disinquinamento e ci toccherà pagare con le nostre tasche".
La direttiva europea (la 2008/50/Ce)
impone agli Stati membri di limitare l'esposizione dei cittadini alle microparticelle del Pm10, poiché la legislazione stabilisce valori limite per l'esposizione, cui
gli Stati membri dovevano conformarsi entro il 2005, riguardanti sia la concentrazione annua (40 microgrammi al metro cubo), sia la concentrazione quotidiana (50 microgrammi al metro cubo) che non deve essere superata oltre 35 volte in un anno di calendario.
Ma dall'entrata in vigore della normativa nel 2005, i valori limite per il PM10 in Italia non sono stati rispettati.
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