Impianti nucleari, settori di ricerca, industria, medicina e agricoltura d'ora in avanti dovranno sottostare a nuove regole dettate dall'
Unione Europa riguardo allo smaltimento delle scorie nucleari.
Entro settembre, infatti entrerà in vigore una nuova normativa in materia approvata in via definitiva in questi giorni da tutti gli stati membri.
Stando alle nuove direttive, entro il 2015, ogni paese dovrà sottoporre il primo programma nazionale, indicandone contestualmente i tempi di costruzione e le modalità con cui i depositi finali dei rifiuti verranno finanziati.
Gunther Oettinger, il
commissario Ue all'Energia sostiene che si tratti di "un grande risultato per la sicurezza nucleare nell'Ue.
Dopo anni di inattività - ha aggiunto Oettinger - l'Ue per la prima volta si impegna ad uno smaltimento finale delle scorie del nucleare. Con questa direttiva, l'Ue diventa la regione più avanzata per una gestione sicura dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito".
Al momento in Europa ci sono
143 centrali nucleari attive e i paesi che fanno uso dell'
energia atomica sono 14. Tutti però sono sempre ricorsi allo stoccaggio in superficie delle scorie radioattive in attesa del loro raffreddamento.
I recenti disastri come gli
incendi in Russia o la
tragedia di Fukushima hanno reso necessaria una normativa che obblighi i paesi con centrali nucleari attive a stoccare le proprie scorie sottoterra in
bunker di sicurezza.
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