L'istituto cinese per l'Energia atomica ha da poco reso noto che il primo
reattore nucleare a neutroni veloci è entrato in funzione in
Cina.
Un reattore di questo tipo consentirà un minore impiego di
uranio per il suo funzionamento, quindi, produrrà una ridotta quantità di
scorie nucleari.
Il
reattore, di fabbricazione russa, garantisce una potenza pari a 20 Mw e ha dalla sua parte il fatto di utilizzare
uranio 238 che viene poi trasformato in
plutonio 239, anche se la trasformazione di uranio in plutonio solleva qualche perplessità circa l'
uso militare di un reattore di questo tipo.
Ma per un paese che si apre verso il nucleare ce ne è un altro, profondamente colpito proprio dall'energia atomica, che ha deciso di dire basta e di tornare un passo indietro.
Si parla del
Giappone che dopo il
terremoto, il conseguente
tsunami e i danni al
reattore numero 4 della centrale di Fukushima ha deciso di compiere uno strettissimo giro di vite sull'energia nucleare cessando per circa il 70% tutta la sua precedente attività atomica.
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