In Italia, secondo l'
Istat, l'attività di raccolta differenziata nell'anno 2010 è pari al 31,7%, percentuale incrementata dell'1,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Ogni abitante, secondo l'istituto di ricerca, raccoglie e differisce 609,5 chilogrammi di rifiuti, quasi l'1% in più rispetto all'anno 2009.
I risultati sono particolarmente positivi anche perché i 3 anni precedenti a questo ultimo rilevamento erano tutti con indici decrescenti.
Le città più riciclone sono
Pordenone, Novara e Carbonia, mentre le maglie nere vanno a Messina, Siracusa ed Enna.
Verona, tra i comuni principali, è l'unico che ha raggiunto l'esatta metà della raccolta differenziata con una percentuale del 50%.
A
Torino, Firenze, Milano, Venezia e Bologna si registrano valori superiori al 30%, con, rispettivamente, il 43,3%, il 38,4%,l il 35,9%, il 35,6% e il 34,8% .
Percentuali non brillanti vanno ancora a due comuni del Sud:
Palermo e Catania che non raggiungono neanche il 10%
Secondo le dichiarazioni dell'Istat la differenziata è una pratica che si esercita in tutti i capoluoghi di provincia, ma i comuni capoluogo del nord superano la media del 40% (47,1% nord-est e 40,1% nord-ovest); scende al 28,1% nei capoluoghi del centro; al 21,3% al sud e al 15% nelle Isole.
Per città-capoluogo come Pordenone, Novara, Carbonia, Verbania, Salerno,
Avellino, Nuoro, Belluno, Oristano, Asti, Tortolì, Rovigo e Trento è già stato superato il ragguardevole obiettivo del 60% di differenziata (da raggiungere, per legge, entro il 31 dicembre 2011).
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