"Dopo la regolamentazione dei moduli fotovoltaiciprodotti in Europa, a cui vengono concessi maggiori incentivi, ora bisogna fare al più presto le regole per la riconducibilità del Made in UE dei moduli prodotti extra UE". A chiederlo è
Alberto Giovanetti, segretariogenerale del
Comitato Ifi, Industrie fotovoltaiche italiane.
"Abbiamo visto in questi giorni a Zeroemission Rome il lancio di moduli asiatici che affermavano di poter accedere al maggior incentivo per il Made in Europe, ma la dichiarazione adottata, peraltro smentita successivamente, non risponde ad alcuna regola definita dal legislatore. C'è una situazione di confusione inaccettabile sulla quale chiediamo al Gse di mobilitarsi al più presto per definire in modo chiaro, come è stato fatto per i moduli fotovoltaici, anche le regole per la identificazionedei moduli prodotti extra UE ma con celle UE. Siamo disponibili a dare ilnostro supporto anche per la redazione di queste norme come abbiamo fatto per l'assemblaggio dei moduli prodotti in UE ".
"Le imprese italiane stanno soffrendo - prosegue Giovanetti - e questo stato di confusione non fa altro che aumentare questa sofferenza. Il cliente finale non ha chiarezza, viene anzi indotto in errore da dichiarazioni che poi, anche se smentite, provocano confusione. Affermazioni inesatte o imprecise rafforzate da manifesti, totem e campagne pubblicitarie. Smentire dopo aver lanciato un messaggio scorretto crea comunque gravi danni alle aziende che lavorano correttamente".
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