È il cartone animato proposto dalla
III D dell'istituto comprensivo di Formello, plesso
Le Rughe, a vincere il concorso
"Vita da Lampadina" lanciato da
Ecolight - consorzio per la gestione di raee, pile e accumulatori - e dal
WWF.
Nato dall'omonimo progetto che ha interessato 25 classi e coinvolto
oltre 600 studenti tra la provincia di Roma e quella di Milano, il concorso "Vita da Lampadina" è stato la fase finale dei laboratori che gli animatori del WWF hanno fatto per insegnare ai giovanissimi studenti
il ciclo virtuoso del riciclo per le lampade fluorescenti compatte (LFC). Dal racconto realizzato da un'alunna della scuola elementare è nato un cartone animato dove i ragazzi spiegano il perché le nuove lampadine a fluorescenza compatte sono migliori di quelle "antiche" a incandescenza. Nel raffronto diretto tra le due è la prima a vincere
per la sua doppia "anima verde": non solamente consuma meno e «fa risparmiare molti soldi alle famiglie», ma al termine della sua vita può essere quasi interamente recuperata dando origine a materie prime seconde come il vetro, la plastica, l'alluminio
e persino il mercurio. «Quando mi esaurisco, con il riciclo posso rivivere in tante cose», dice la lampadina a fluorescenza. Alla vecchia incandescente viene assicurato un posto dignitoso: il museo «insieme alle lampade a olio».
«L'iniziativa è stata indubbiamente interessante e ha stimolato i bambini al recupero di oggetti quotidiani», commenta
De Santis, l'insegnante che ha seguito il progetto. «Il poter vedere da vicino i materiali recuperati dal corretto smaltimento di una LFC è stato un aiuto in più per capire cosa significa realmente il riciclo. La speranza è che adesso il messaggio possa essere portato nelle famiglie e diventare così una buona pratica. Già qualche segnale in questa direzione lo abbiamo avuto parlando direttamente con i genitori».
Messe in soffitta le vecchie lampadine a incandescenza, è oggi «importante far capire che quelle a fluorescenza, i neon e quelle a risparmio energetico, una volta non più funzionanti, non possono essere messe nel "sacco nero": devono essere recuperate», ricorda
Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, consorzio che si occupa della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, in sigla RAEE.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Un lungo weekend in SPA, sul Lago di Garda
In Val Gardena Festa della Donna tra gare di...
Swappie: 140 miliardi di euro in smartphone...
Winter dream, la settimana bianca al Tenne...
Il Rifugio dei Marsi per un soggiorno al...
Milano Fashion Wee, Ecotessili: il 2025, anno...