La terza edizione di
Chiudi il Rubinetto, il Progetto di
sensibilizzazione al risparmio idrico di
Aquafresh, vuole essere un invito a ragionare sui piccoli gesti quotidiani che possono ridurre il nostro
impatto idrico e, più in generale, sull'
importanza della sostenibilità ambientale. Per questo, nella sezione "
Io mi impegno" del sito dedicato, ci vengono proposti una serie di
obiettivi per un consumo più consapevole delle risorse idriche ed energetiche.
Per aderire, basta
cliccare su uno o più bottoni e
condividere le proprie promesse su Facebook e/o Google+; un
semplice vademecumper un comportamento idro ed eco sostenibile che diventa una dichiarazione simbolica ed un primo passo per coinvolgere più contatti possibile.
Ecco i buoni propositi tra cui possiamo scegliere:
- Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti e le mani: si risparmia fino a 4 litri d'acqua ogni volta
- Preferire la doccia al bagno: per riempire la vasca da bagno occorrono circa 100 litri d'acqua, per farsi una doccia circa la metà
- Farsi la barba in modo ecologico: riempiendo il lavabo a metà in modo da non usare l'acqua corrente. Per farsi la barba lasciando aperto il rubinetto si consumano fino a 25 litri d'acqua
- Chiudere il rubinetto quando ci si lava i capelli: lasciare il rubinetto aperto mentre ci si sfrega la cute non rende i capelli più forti, fa solo sprecare tanta acqua
- Utilizzare i riduttori di flusso sui rubinetti: permette di risparmiare fino al 50% del consumo d'acqua
- Installare un sistema con doppio pulsante di scarico per diminuire l'acqua del getto del WC: il 30% del consumo idrico di un'abitazione è dovuto al WC, circa 10 litri ogni volta che si preme il pulsante ... meglio poter scegliere la quantità d'acqua che realmente serve!
- Usare sempre la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico: se l'acquisto di una lavastoviglie di classe A+ non è una decisione da "tutti i gironi", possiamo iniziare utilizzando al meglio la nostra! Così si fanno meno lavaggi e si consuma meno acqua e meno energia elettrica.
- Annaffiare le piante con l'acqua già utilizzata per lavare frutta e verdura e/o con l'acqua piovana raccolta
- Evitare l'uso del trita-rifiuti o dissipatore di rifiuti da lavello: anche se si tratta di rifiuti "organici"... inquinano! E le particelle possono sedimentare e col tempo ostruire le tubazioni
- Fare la spesa "alla spina": latte, pasta, farina, legumi ... persino i detersivi! Sempre più negozi si stanno attrezzando per vendere questi prodotti sfusi. L'imballo inquina e costa, basta solo ricordarsi il contenitore!
- Chiamare l'idraulico per riparare il lavandino che perde: 1 goccia al secondo, 60 gocce ogni minuto, 13 litri ogni giorno, 400 litri in un mese, 4800 litri in un anno ...
- Lasciare a casa la macchina almeno un giorno a settimana: quel collega abita vicino a noi e fa i nostri stessi orari di lavoro: perché non fare il viaggio in compagnia su una sola auto? Ecco cos'è il car pooling
- Usare contenitori di vetro per conservare i cibi invece dei fogli di alluminio: anche se è riciclabile, l'alluminio è un rifiuto; i contenitori di vetro, invece, possono essere usati un'infinità di volte
- Pensare che ogni oggetto che si usa diventerà un rifiuto: evitiamo l'usa e getta dove possibile. Un esempio? Borse di cotone invece delle buste di carta: non si rompono e possono essere riusate a lungo.
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