Uno degli argomenti maggiormente discussi degli ultimi anni è
la costante e rapida trasformazione del settore della mobilità che, guidato anche dai cambiamenti ambientali in atto e dagli incentivi messi a disposizione, si orienta sempre di più
verso scelte maggiormente sostenibili. Al centro di questo dibattito si trovano le
auto elettriche, tipologia di veicoli in forte espansione che risulta essere
la migliore scelta in termini di sostenibilità ambientale e convenienza per i consumatori. A dimostrarlo è il recente studio elaborato dal
BEUC e i suoi partner, fra cui Altroconsumo in Italia, e finanziato dalla European Climate Foundation, in cui si è andati a calcolare i
costi totali da sostenere per il possesso di varie tipologie di mezzi in base al tipo di
alimentazione: benzina, diesel, ibrida, ibrida ricaricabile, elettrica e futuribile idrogeno.
Per andare ad individuare il costo complessivo di ogni tipo di veicolo sono state analizzate diverse voci:
la svalutazione nel tempo (incentivi inclusi), l’iva, i rifornimenti di carburante o ricariche di elettricità, le tasse, i costi di assicurazione e di manutenzione ordinaria.
Tenendo conto di questi criteri, l
’auto elettrica si piazza al primo posto in termini di convenienza e si stima che lo possa mantenere anche con l’andare del tempo (prossimi 10 anni). Il suo costo medio di possesso è, infatti, pari a circa
74mila euro. Segue
l’ibrido ricaricabile (a condizione di effettuare ricariche elettriche frequenti) a
77mila euro, poi il
diesel (oltre 78mila euro) e, infine, la
benzina (85mila euro). Le analisi sono state effettuate su
tre segmenti (auto piccole, compatte e grandi) ma
i risultati si presentano omogenei in ogni caso dimostrando che
a fare la differenza reale è il tipo di alimentazione e non la grandezza del veicolo. In particolare, i grafici sotto riportati si riferiscono al segmento delle auto “compatte”, o “medie.
Altroconsumo ha, inoltre, analizzato le differenze di costo anche per il mercato dell’usato. Emerge che l
’auto elettrica è una scelta che conviene anche se di seconda o terza mano, in quanto presenta valori minori o simili ad alte opzioni più inquinanti e garantisce comunque un risparmio nel tempo con
costi delle ricariche più bassi, tasse più leggere e costi di manutenzione minori.
“La svolta verso una mobilità più sostenibile è un cambiamento fondamentale da attuare per ridurre le emissioni di CO2, e questo studio dimostra come tale transizione sia, non solo possibile ma anche conveniente. Per guidare i consumatori verso le opzioni più green come le auto elettriche, risulta, tuttavia, fondamentale attuare dei cambiamenti a monte e lungo tutta la filiera al fine di rendere più facile, economico e sostenibile l’adozione di questi mezzi.” dichiara
Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo.
“In primis è necessario un potenziamento delle infrastrutture di ricarica ancora non sufficientemente diffuse sul territorio. Importante anche puntare sulla produzione di energia da fonti rinnovabili così da ridurre le emissioni prodotte per i rifornimenti e non potenziare un altro problema ambientale. E’ anche importante che, almeno per qualche anno, vengano mantenuti gli incentivi all’acquisto di vetture elettriche, in modo da stimolare l’acquisto, facendo sì che il parco vetture circolante raggiunga quote di elettrificazione significative, con benefici sia ambientali sia economici, anche a lungo termine per il mercato dell’usato, come mostra lo studio.”
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