2.556 ciclisti e 7.625 pedoni uccisi sulle strade italiane è il tragico bollettino degli ultimi 10 anni di quella che sempre più somiglia ad una guerra.
Per questo motivo, il movimento
#salvaiciclisti ha lanciato una
petizione on line (
change.org/30elode) indirizzata ai presidenti di Camera e Senato, al presidente della Commissione Trasporti alla Camera,
Mario Valducci e, per conoscenza, ad altri parlamentari ed esponenti del panorama politico italiano per chiedere la riduzione dei limiti di velocità massima all'interno delle aree residenziali a
30 km/h ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce.
"30 km/h significa offrire l'opportunità a chi conduce dei veicoli motorizzati di reagire prontamente ed evitare gli impatti che si possono verificare in strada: bambini che giocano, pedoni , ciclisti o anche animali che attraversano all'improvviso" si legge sul sito del movimento.
Oltre all'annuncio del lancio della petizione, sul sito del movimento è stata anche
inserita una presentazione che include un sunto della letteratura scientifica disponibile, delle esperienze provenienti nel resto del mondo e una confutazione punto per punto dei soliti pregiudizi che solitamente circondano la mitigazione del traffico. Sfogliandola si ha la possibilità di scoprire che ogni morto sulle strade costa mediamente alla società oltre
1,3 milioni di euro e che, riducendo la velocità a 30 km/h, oltre a dimezzare il numero di morti e feriti in città, sarebbe agevolato anche lo sviluppo dei bambini, ormai impossibilitati a vivere la strada. Per contro,
i tempi di percorrenza media per gli automobilisti aumenterebbero di appena il 3%.
"Uno degli obiettivi – fanno sapere dal movimento – è instaurare un dibattito sano e scevro da pregiudizi infondati riguardo al tema della sicurezza sulle nostre strade anche in vista della Settimana Europea della Mobilità che si terrà dal 16 al 22 settembre".
La petizione lanciata dal movimento #salvaiciclisti segue di pochi giorni l'annuncio della sperimentazione del limite di 30 km/h all'interno della cerchia dei navigli nel
Comune di Milano.
Per seguire la vicenda su twitter, l'hashtag di riferimento è
#30eLode.
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