Non solo smog nelle città, il caldo anomalo sulla Penisola
con temperature minime di 2,2 gradi superiori alla media sta mandando in tilt le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con l’inizio del rigonfiamento delle gemme nelle piante da frutto e lo spuntare di fiori spontanei come le viole nei prati.
E’ quanto rileva la
Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di febbraio.
Se a favorire lo smog nelle città è l’azione combinata dei cambiamenti climatici, del traffico e della
ridotta disponibilità di spazi verdi, gli effetti del potente anticiclone a matrice sub tropicale presente sulla Penisola mettono in allarme anche le campagne secondo la Coldiretti.
Una situazione che – continua la Coldiretti – aggrava il già pesante bilancio delle perdite che si sono verificate dall’inizio dell’anno
a causa di gelate e dei nubifragi con alluvioni, allagamenti e frane. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense che il terreno non riesce ad assorbire.
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