La
Banca europea per gli investimenti (BEI) ha lanciato
la seconda edizione dell’indagine sul clima, condotta in partenariato con la BVA, una società di consulenza specializzata in ricerche di mercato.
L’indagine è un indicatore di come i cittadini percepiscono il fenomeno dei cambiamenti climatici nell’Unione europea, negli Stati Uniti d’America e in Cina. La prima serie di risultati pone l’attenzione su come i cittadini avvertono i cambiamenti climatici e i loro effetti nella loro vita.
Gli esiti dell’indagine confermano che
in Italia si ritiene ottimisticamente che il pianeta possa essere salvato. Mentre l’86% del pubblico italiano riconosce in ampia parte come l’uomo abbia contribuito a causare i cambiamenti climatici, il 69% crede comunque che sia ancora possibile invertire la tendenza: una percentuale che è di 10 punti superiori alla media europea (59%).
Gli italiani in ogni caso sono più propositivi: il 73% ritiene di essere in prima persona coinvolto nella soluzione di questa crisi.
Riguardo agli impatti dei cambiamenti climatici, vi è un forte consenso tra gli italiani (94%) sul fatto che questo fenomeno abbia avuto ripercussioni su ciascun oceano e ciascun continente negli ultimi decenni.
Lo
scioglimento dei ghiacciai (47%), l’inquinamento atmosferico (40%, ovvero 8 punti in più rispetto alla media europea) e l’aumento delle temperature (39%) rappresentano i tre segni più preoccupanti dei cambiamenti climatici per gli italiani, i quali credono inoltre che gli impatti del fenomeno sull’ambiente e sull’atmosfera perdureranno in futuro: coloro che concordano sul fatto che le conseguenze si faranno sentire per secoli, anche dopo un’eventuale cessazione delle emissioni di gas a effetto serra, rappresentano l’80% della popolazione.
Si rileva una somiglianza di opinioni tra gli italiani e i loro vicini mediterranei della Spagna, Grecia e Croazia: pur affrontando l’argomento dei cambiamenti climatici con lo stesso ottimismo, per gli italiani il problema principale che affligge il loro paese è la disoccupazione. Essa è, per il 69% degli italiani, al vertice delle tre sfide che l’Italia deve affrontare, seguita dalla crisi finanziaria (42%),
dai cambiamenti climatici (41%) e dall’instabilità politica (41%).
A titolo di confronto, per i cittadini dei paesi dell’Europa del nord (Danimarca, Olanda, Germania o Austria) la crisi climatica è la minaccia principale a cui devono oggi confrontarsi. Stesso andamento di opinioni anche per quanto riguarda l’impatto percepito dei cambiamenti climatici: i cittadini dei paesi mediterranei rilevano la presenza di un maggiore impatto,
con percentuali che vanno dal 94% per gli italiani all’87% per gli spagnoli, mentre per i danesi la quota si attesta al 63% e al 66% per gli svedesi.
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