Passi avanti al
Forum alternativo mondiale dell'acqua di Marsiglia, che si è chiuso sabato scorso con la partecipazione di circa 5.000 persone. Quattro giorni di dibattiti su questo bene comune vitale e sul rapporto complesso e sfaccettato che la gestione del ciclo idrico intreccia con i mutamenti climatici, l'agricoltura e la sovranità alimentare.
Tanti momenti di discussione su come lavorare tutti insieme in previsione dell'appuntamento di
Rio+20, la conferenza delle Nazioni Unite sullo
sviluppo sostenibile che si terrà a giugno in Brasile.
"L'incontro ha risposto alle aspettative migliori – dichiara
Maurizio Gubbiotti, responsabile dipartimento internazionale
Legambiente, che ha seguito i lavori nella città francese -. E' emersa la voglia di consolidare il movimento a livello europeo, con un impegno forte della società civile e del sindacato. Ed è stata accolta con molto favore la presenza del movimento italiano dell'acqua, che forte della capacità di rete capillare e della vittoria referendaria, rappresenta ormai un punto di riferimento per Spagna, Portogallo e Grecia".
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