Sono ripresi gli affidi dei
beagle di Green Hill, posti sotto sequestro probatorio per il reato di maltrattamento, e ora tocca alle mamme dell'allevamento di Montichiari. Oltre ai cuccioli appena svezzati e in via di svezzamento, sono in attesa di una nuova casa anche
35 femmine tra i 2 e i 5 anni, sotto custodia giudiziaria di
Legambiente.
"Sono le fattrici dell'allevamento – spiega
Cristina Dominici, educatrice cinofila di Legambiente – cagne destinate esclusivamente alla riproduzione che, nonostante l'età, non hanno alcuna esperienza del mondo al di fuori del capannone buio e della gabbia in cui sono vissute. Riconquistare una normale vita da cane per loro può essere complesso, per questo è necessario che gli affidatari siano persone seriamente motivate, con esperienza e una buona dose di pazienza".
Legambiente, nominata custode giudiziaria dei cani insieme alla
LAV, ha provveduto ad affidare gli animali esclusivamente a famiglie e ringrazia tutti coloro che si sono resi disponibili e hanno contribuito a svuotare l'allevamento.
"Tutti i cuccioli si sono felicemente inseriti nelle loro famiglie - prosegue Cristina Dominici -. Per gli adulti si sono presentati diversi problemi, dovuti agli anni d'isolamento dal mondo esterno, ma grazie all'amore e alla pazienza delle famiglie anche questi beagle stanno piano piano conquistando la normalità".
Entro il mese di ottobre, saranno collocate le ultime cucciolate nate e si concluderà così la fase di affido gestita da Legambiente dei beagle scampati alla sperimentazione animale. Continuerà invece su tutto il territorio e per tutta la durata del sequestro
il lavoro di verifica post affidi, in attesa che questi – secondo l'auspicio dell'associazione – si trasformino in adozioni.
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