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WWF: teniamo la rotta, salviamo il Mediterraneo

Pubblicato il: 11/09/2012
Autore: Redazione GreenCity
Presentato il dossier "Teniamo la rotta! Tutela dell'ambiente marino e navigazione marittima" a chiusura della Campagna Mare 2012 ‘Per un Mediterraneo di qualità'.
Come approdo di fine estate della Campagna Mare 2012 "Per un Mediterraneo di qualità", il WWF ha presentato il dossier "Teniamo la rotta! Tutela dell'ambiente marino e navigazione marittima", un vero e proprio ‘timone', rivolto al Governo e a tutte le Autorità competenti, per tenere la giusta rotta nella tutela del Mediterraneo, prevenendo e contenendo l'impatto provocato dal traffico marittimo sul  mare nostrum.
Tra le principali proposte lanciate dall'Associazione abbiamo:
  • regolare la navigazione nel  Santuario  internazionale  dei Cetacei (circa 25.573 kmq frequentati abitualmente da 8 specie di cetacei, che solo pochi mesi fa è stato tragico scenario dell'incidente della Costa Concordia e dove l'unico divieto attualmente vigente riguarda  le gare  di barche veloci  off-shore)  e anche al di fuori delle Aree Marine Protette d'alto mare, in tutte quelle zone in cui la biodiversità e il capitale naturale sono più preziosi;
  • perfezionare gli accordi con Francia e Spagna relativi alla Zona di Protezione Ecologica (ZPE) del Mediterraneo nord-occidentale, del Mar Ligure e del Mar Tirreno, rendendo effettive le misure di protezione dell'ambiente valide sino a 200 miglia dalle linee di base della costa italiana;
  • stabilire regole più severe per il passaggio nello Stretto delle Bocche di Bonifacio, eletto nel 2011dall'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO)  prima Area Marina Particolarmente Sensibile (PSSA) del Mediterraneo, dove navigare è pericoloso e al momento consentito solo se affiancato da un pilotaggio ‘raccomandato' (ovvero un pilota locale che affianca il comandante se richiesto da quest'ultimo) per le navi con carichi pericolosi;
  • chiedere garanzie agli armatori per lo svolgimento di corsi i formazione periodici e permanenti per gli ufficiali e gli equipaggi sulla normativa internazionale, comunitaria e nazionale in materia di prevenzione dell'inquinamento e di sicurezza nel trasporto via mare;
  • garantire a partire dal 2013 (quando saranno insufficienti) i fondi per la flotta per il contrasto dell'inquinamento marino da idrocarburi  e l'attività di vigilanza ambientale in alto mare delle Capitanerie di Porto.
"Il WWF Italia si augura che il cosiddetto Decreto ‘Antinchini' emanato lo scorso marzo a seguito dell'incidente all'Isola del Giglio - che stabilisce il divieto di navigazione in una fascia di 2 miglia marine dai perimetri esterni dei parchi costieri e delle aree protette nazionali, marine e costiere - sia solo il ‘giro di boa' dell'azione del Governo per garantire rotte sicure di navigazione compatibili con la tutela dell'ambiente marino, delle specie che lo abitano e dei passeggeri che lo attraversano. Un obiettivo perseguibile anche mediante la piena applicazione della ricca normativa nazionale e internazionale già disponibile e il rafforzamento degli accordi tra gli Stati costieri", afferma Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia.

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Categorie: Ambiente

Tag: Ambiente