"Ricostruire Taranto e superare il conflitto tra ambiente e sviluppo: questo è il forte segnale che viene dal Governo e dal Parlamento". Il ministro dell'Ambiente,
Corrado Clini, commenta il voto con cui il Senato ha approvato il decreto legge
"Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto".
Il Decreto Taranto si concentra sugli interventi per
risanare e rilanciare la città e attua il protocollo d'intesa del 26 luglio scorso (stipulato tra i ministeri dell'Ambiente, delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico, per la Coesione territoriale, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Taranto e il commissario straordinario del porto di Taranto). Il decreto prevede la nomina di un commissario straordinario,
la disponibilità di 336 milioni di euro (di cui 187 per il porto) e il riconoscimento di Taranto come "area in situazione di crisi industriale complessa".
Il provvedimento è mirato all'area urbana e intende superare "le gravi situazioni di criticità ambientale e sanitaria accertate in relazione al sito di bonifica di interesse nazionale di Taranto", accelerandone il risanamento.
Inoltre, il Decreto Taranto ha l'obiettivo di "sviluppare interventi di riqualificazione produttiva e infrastrutturali, anche complementari alla bonifica, nonché di individuare misure volte al mantenimento e al potenziamento dei livelli occupazionali, garantendo in tale modo lo sviluppo sostenibile dell'area".
Il decreto entrerà in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione in "Gazzetta ufficiale".
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