“Invece di perdere tempo a cercare di dimostrare l’indimostrabile, il presidente dell’Ilva si spenda per innovare gli impianti e dare certezze ai cittadini tarantini per quanto riguarda salute e occupazione. Ci dica piuttosto quando inizieranno i lavori di risanamento”. E’ il commento del vice presidente di
Legambiente Stefano Ciafani alle dichiarazioni del presidente dell’I
lva Bruno Ferrante che ha annunciato a breve nuovi dati sullo scarso inquinamento a
Taranto.
“Gli studi dell’Istituto superiore di sanità documentano da tempo l’impatto sulla salute dei livelli di inquinamento di Taranto. Che questa non sia ‘la prima città italiana a inquinare’ non toglie nulla alla necessità di impedire che l’inquinamento prosegua e di provvedere immediatamente al risanamento del siderurgico e dell’ambiente" conclude Ciafani.
L'I
lva ha poi pubblicato una nota stampa nella quale l'azienda dice di leggere "con stupore le dichiarazioni di Legambiente e ricorda ancora una volta che finche' gli impianti saranno sotto sequestro l'azienda, il suo Presidente, i suoi dirigenti non potranno fare assolutamente nulla". L'Ilva aggiunge poi che "sarebbe opportuna una presa di coscienza da parte di tutti in una vicenda che va trattata con la dovuta serieta' e non con slogan".
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